ESCLUSIVA SI Tente Sanchez: “De Zerbi? Barça a chi lo conosce. Napoli, sfida aperta”

La partita contro il Napoli per il Barcellona vale l’accesso ai quarti di Champions, ma conterà anche molto sul futuro nebuloso intorno alla panchina, con il già annunciato dimissionario (ma a giugno) Xavi che traballa e tanti nomi additati dai media come possibili sostituti.

In tal senso secondo José Vicente Sánchez Felip, noto come Tente Sánchez, De Zerbi  – così come altri candidati – non è fra i profili ideali per rimpiazzarlo. Nulla che riguardi lui nello specifico, ma questo secondo Sanchez non è un club per tutti, al contrario è “riservato” a chi ci è già stato e conosce l’ambiente ed in questo senso Thiago Motta risponde invece a questo profilo. L’ex centrocampista, che ha accumulato più di 350 presenze in blaugrana, ha parlato in esclusiva a SPORTITALIA del futuro dei catalani e della sfida di questa sera contro gli Azzurri.

Che partita si aspetta questa sera?

“Innanzitutto penso che lo stato di salute delle due squadre nei rispettivi percorsi in campionato non influenzerà la sfida. Vedo una partita aperta a varie possibili situazioni. Il Napoli è una buona squadra, che si è ripreso bene ora e che ha ottimi giocatori. Non sarà facile insomma per i blaugrana”.

Kvaratskhelia e Osimhen la preoccupano?

“Soprattutto in avanti il Napoli quest’anno non ha reso in maniera continua. Il valore di certi giocatori fa pensare che se questa squadra ritrova la fiducia con Calzona, magari con un gioco adatto maggiormente ai giocatori che ha a disposizione credo che possa fare molto bene”.

Cosa ha spinto a Xavi a dimettersi in anticipo, secondo lei?

“Ci sono più circostanze complicate in questo periodo. I lavori sullo stadio, con le partite interne giocate allo sadio di Montjuic. Poi la questione infortuni, anche se per fortuna Raphiha sembra che torni. No stanno girando bene le cose in questo senso, soprattutto per quanto riguarda giocatori chiave. Detto questo…”.

Detto questo?

“Credo che il Barça abbia comunque i giocatori adatti per passare il turno con il Napoli. Lo scoglio più difficile era la partita del Maradona, dove è arrivato un pareggio che poteva anche essere una vittoria. Xavi è stato onesto nell’esprimere i suoi sentimenti, poi sappiamo che ora come ora la società probabilmente non si può permettere di pagare un altro allenatore. Soprattutto c’è una cosa da sottolineare sul tecnico”.

Quale?

“Che i giocatori hanno dato la piena fiducia al mister. Per come la vedo io, sono professionisti e certamente cercano di vincere per quello, ma non soltanto: lo fanno anche per Xavi. Questa è la mia impressione, l’informazione che ho, oltre che ciò che si è visto da quando ha detto che se ne andrà”.

De Zerbi e Thiago Motta: al di là di quanto possano essere attualmente solo suggestioni, in parte smentite, come lì vedrebbe sulla panchina blaugrana?

“Sarò molto sincero. Per il modo di giocare del Barcellona, sulla nostra panchina ci deve essere prima di tutto un tecnico che conosca l’ambiente. Thiago Motta, per esempio lo conosce”.

In che cosa, in particolare?

“Che conosca la filosofia, che sia stato qui, che sappia come lavora la Cantera, che conosca il campionato, l’ambiente intorno alla squadra. Il Barça non si può permettere di provare gli allenatori. Quello lo fanno il Real Madrid o altre squadre, che magari prendono un allenatore di alto livello che arrivano e cercano di fare bene. Cosa che rispetto, ovviamente, ma noi è differente. Oggi ci sono due sedicenni in squadra, che sono fra i migliori per rendimento, non soltanto in Spagna, ma già riconosciuti a livello europeo. E badi bene che qui non è discorso economico: io stesso in altri tempi ho debuttato a 18 anni. Si protegge e valorizza la cantera”.

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