Juve, i fischi dello Stadium sono indicativi: la frenata è consistente

La Juventus ha pareggiato ieri sera contro l’Atalanta, perdendo il secondo posto in favore del Milan. E’ stata una partita tutto sommato equilibrata, che ha visto i bianconeri essere troppo disattenti nella fase difensiva del primo tempo. Emblematica, di fatto, l’occasione del gol su calcio di punizione con lo schema di Pasalic che ha portato al gol di Koopmeiners. La Dea ha colpito la porta di Szczesny con estrema facilità. Ma ancora una volta la truppa di Allegri ha messo a nudo la fragilità difensiva e nella costruzione del gioco, certificando una dimensione che forse appare definitiva.

Tifosi molto delusi: difesa da rivedere

I tifosi sono molto delusi dell’approccio: solo una vittoria nelle ultime sette giocate, sei punti in questo scorcio di campionato sono troppo pochi. I due gol incassati in ogni partita nelle ultime quattro sono un bilancio davvero negativo. I bianconeri non riescono a reagire, nonostante fossero riusciti a riprendere e superare la Juventus.

Anche le sostituzioni di Allegri sono apparse più che altro confusionarie. Il tecnico ha inserito Nicolussi e Kean, poi anche Alex Sandro e Weah al posto di Cambiaso e Iling Junior. Senza riuscire ad agguantare gli effetti sperati. E per un Chiesa che, a tratti, sta tornando più o meno vicino ai suoi livelli, c’è un bilancio davvero negativo. I fischi dello stadium, come abbiamo indicato nel titolo, sono fortemente indicativi. Il pareggio di ieri, oggettivamente, serve solo a tenere a distanza l’Atalanta, ancora una volta troppi errori in difesa. Ma non solo: sul registro degli errori ci finisce una costante e continua fragilità difensiva. Ripensiamo al secondo gol dell’Atalanta: Koopmeiners s’inserisce, ma l’imbucata di Dijmsjiti è arrivata con eccessiva facilità. E così non va assolutamente bene perché nella parte finale della stagione ci sono ancora tante partite, Coppa Italia compresa. E la Juve con 18 tiri in porta (contro i 7 dell’Atalanta) non è riuscita a vincere. Troppi gol concessi in maniera leggera, banale e semplice. Era stato il DNA che aveva permesso alla Juventus di brillare…

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