Federico Santander, Bologna non la dimentica: El Ropero ha rilasciato un’intervista esclusiva a SPORTITALIA, nella quale ha voluto “rincuorare” i suoi ex tifosi dopo la sconfitta con l’Inter, augurando alla squadra di Thiago Motta di conquistare un posto in Europa.
Attualmente, Santander ha raggiunto al Nacional, in Uruguay, la vecchia conoscenza del nostro calcio Alvaro Recoba: l’ex Inter è attualmente quarto dopo quattro giornate, alla guida del club di Montevideo.
Il Chino da allenatore arriverà allo stesso livello di quanto ha raggiunto da calciatore?
“Recoba è sulla strada per diventare anche un grande allenatore. Dico “anche” perché come calciatore non ci possono essere discussioni sul fatto che sia stato un grande campione”.
Quali sono i ricordi più belli che legati al periodo Santander-Bologna?
“Ho trascorso 4 anni meravigliosi a Bologna, da ogni punto di vista. Penso che il mio primo anno in rossoblu sia stato il migliore perché abbiamo saputo ribaltare la situazione in cui ci trovavamo ad un certo punto”.
Sabato si è giocata la sfida contro l’Inter, che tu hai deciso con un tuo gol, una volta nel 2019…
“Quell’Inter-Bologna è stato come un punto di partenza per molti aspetti in quella stagione, anche perché era la prima partita di Sinisa (Mihajlovic, n.d.r.) in panchina. E’ stata un’emozione molto bella quella di segnare a San Siro, un gol che poi è valso anche 3 punti prestigiosi”.
Questa volta con i nerazzurri è andata male, ma la squadra viaggia a ritmo Champions. Che sensazioni provi a vederlo lì?
“Sono molto contento a vedere il Bologna a quell’altezza, perché l’obiettivo della società è sempre stato quello di entrare in un torneo internazionale come l’Europa League, anche se ora è addirittura quarto. Gli auguro di fare un grande finale di stagione”.
Con Zirkzee ti sarebbe piaciuto fare coppia?
“Parliamo di un grande giocatori ed a me piace sempre giocare al fianco di grandi giocatori. Bologna comunque ha una grande tradizione, lì hanno giocato sempre tanti campioni”.
“El Ropero”, ovvero “l’Armadio”: chi fu il primo a chiamarti così?
“Fin da piccolo mi chiamavano Ropero, il tutto partì da giornale paraguaiano. La cosa uscì dal Paese seguendomi in Europa e rimase così”.
Il tuo ex compagno Arnautovic si è dovuto fermare. Sperando possa rientrare presto, come lo vedi il suo ritorno all’Inter?
“L’Inter sta attraversando un grande momento, è una grande società e lotterà sempre per vincere tutto. con Marko avevamo lo stesso ruolo quindi abbiamo giocato poco in coppia, ma è un grande giocatore ed anche una grande persona, merita di essere lì”.