Tifosi increduli e in lacrime per un altro straziante lutto: un malore improvviso ce lo ha portato via per sempre
Mentre le istituzioni calcistiche sono scosse dalla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma del Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, con le ipotesi di reato di autoriciclaggio e appropriazione indebita, il mondo del calcio deve affrontare un altro doloroso lutto.
Per i tifosi i loro idoli sono eroi immortali. Giovani, talentuosi e pieni di salute: così li dipinge l’immaginario collettivo e, invece, anche i calciatori devono inchinarsi al fato cinico e baro.
Il mondo del calcio molisano è sotto shock per l’improvvisa scomparsa di Gabriele Roman Di Vito, calciatore classe 1993 in forza al Guardialfiera, deceduto a seguito di un malore che lo ha colto e stroncato al termine dell’allenamento sul campo del piccolo centro del Basso Molise.
Gabriele Roman Di Vito, come detto, ci ha lasciati per sempre mentre faceva ciò che amava di più: giocare a calcio. Una morte inaccettabile e inspiegabile dati la sua giovane età e il suo status di atleta, ecco perché la Procura della Repubblica di Larino sembrerebbe orientata a conferire l’incarico peritale al medico legale per l’esecuzione dell’esame necroscopico sul corpo del giovane calciatore al fine di accertare la causa della sua morte.
Intanto, i social network sono inondati di messaggi di cordoglio e di solidarietà alla famiglia di Gabriele Roman Di Vito e al Guardialfiera, la società per i cui colori Gabriele giocava dallo scorso dicembre.
Particolarmente toccante è il messaggio postato dall’ASD Basso Molise sulla sua bacheca Facebook: “Ti piaceva scherzare ma questo scherzo non è piaciuto a nessuno. Hai lasciato un vuoto, anzi una voragine, in noi. Sei stato un esempio e ai nostri ragazzi racconteremo sempre cosa significhi essere ‘uomo spogliatoio’ attraverso il tuo ricordo perché tu incarnavi in ogni tuo gesto quel ruolo, non era importante se giocavi o no, tu eri un leader“.
Ma anche altre realtà calcistiche del Molise non hanno fatto mancare la loro vicinanza ai familiari di Gabriele e al Guardialfiera con messaggi di cordoglio, dal Volturnia Calcio al Città di Isernia San Leucio passando per il Maronea Calcio, il Termoli Calcio 1920 e la Cliternina Calcio i cui tesserati si dicono non ancora pronti a dire addio a Gabriele bollando la sua morte come ‘un sogno terribile‘.
“Non ne fanno come te, Gabri. Non ci vogliamo credere. Proteggi tutti da lassù stando sempre tra noi. Cercheremo di tramandare quanto più possibile i valori che ogni giorno esprimevi”, il passaggio più commovente del messaggio della Cliternina con il quale quest’ultima, tra l’altro, comunica il ritiro della maglia di Gabriele, la numero 14.
Sì, è proprio vero, muore giovane chi è caro agli dei (del pallone) ma Gabriele lo era ancora di più ai suoi familiari, a sua moglie Teresa e a Giovannino, suo figlio di appena 2 anni, ai quali tutti si stringono in un caloroso abbraccio.
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