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Bologna, centrocampista non basta: Ferguson è un calciatore totale

“Le tue ali Bologna, è così che recita l’inno del club rossoblù, che dopo la splendida vittoria esterna contro l’Atalanta continua a sognare una qualificazione alla prossima Champions League che a inizio stagione sembrava pura utopia. Merito di Giovanni Sartori, che ha confermato di essere uno dei dirigenti più competenti e preparati del nostro calcio. Merito di Thiago Motta, che in pochi mesi ha dimostrato di essere un allenatore pronto, intelligente e maturo sotto ogni punto di vista possibile. Merito di tutte le pedine dello scacchiere felsineo, valorizzate alla perfezione dal proprio allenatore.

Da sorpresa a certezza

Tra i tanti interpreti che stanno vivendo una stagione clamorosa c’è Lewis Ferguson. Ridurlo a semplice centrocampista sarebbe davvero riduttivo. Classe 1999, arrivato in Italia nel 2022, alzi la mano chi pensava che potesse avere un tale rendimento. Quattro ottimi anni nell’Aberdeen, in Scozia, ma con tutto il rispetto per la Premiership scozzese, per dimostrare il valore reale di un calciatore bisogna farlo in uno dei top cinque campionati europei. E Ferguson, in Italia, si è imposto subito. Motta lo ha elogiato in più occasioni, sintomo di come straveda per un calciatore che sa fare ogni cosa.

Dominante

Lo ha elogiato ma spesso lo ha anche protetto, giustamente, per tenerlo “lontano” (per quel che possibile) da riflettori che avrebbero potuto in qualche modo disturbarlo. Niente di più falso. Ferguson, in questo campionato, sta dimostrando di saper fare tutto. In fase di possesso è abile a costruire il gioco, è lineare negli inserimenti e ha un’intelligenza tattica per cui si troverà sempre nella miglior posizione possibile per fare avanzare i suoi. In fase di non possesso le sue qualità non cambiano: ruvido nel recuperare palloni, pulito negli interventi e lucido quando bisogna arretrare in fase di pressione avversaria.

Tuttofare, centrocampista totale: sono stati tanti, nel corso di queste settimane, gli aggettivi a lui attribuiti. Motta continua a godersi la splendida evoluzione di un calciatore che sembra non volersi porre dei limiti. Proprio come il Bologna.

Federico Calabrese

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