Fervono i preparativi per il grande appuntamento di Indian Wells: cosa deve fare Jannik Sinner per scalare un’altra posizione nel ranking
Dopo un mese, quello successivo agli Australian Open, dedicato a tornei appartenenti al massimo alla categoria 500, il circuito ATP torna a proporre un appuntamento che, se non è un Major, ci si avvicina molto.
Il BNP Paribas Open 2024, meglio conosciuto come Indian Wells, è la prestigiosa kermesse che apre il Sunshine Double, l’accoppiata di tornei americani sul cemento che vedrà la sua seconda parte in quel di Miami, per un’altra kermesse della categoria ‘1000’. Questo si traduce, ovviamente, in montepremi considerevoli, ma soprattutto nell’assegnazione – sempre nel confronto con i risultati ottenuti l’anno prima nella medesima competizione – di tanti punti ATP, utili a scalare o perdere posizioni nel ranking.
Il nostro Jannik Sinner grazie alla vittoria di Rotterdam e al contestuale forfait di Daniil Medvedev ha già scalato, nel 2024, una posizione nella classifica ATP, piazzandosi al terzo posto. Quello che già era sembrato un risultato soddisfacente, perché arrivato con largo anticipo rispetto al previsto, potrebbe essere clamorosamente migliorato già in California, a causa di ciò che è avvenuto nelle scorse settimane. Nonché al favorevole confronto, rispetto ai suoi diretti avversari, con quanto accaduto lo scorso anno, di questi tempi, sugli splendidi impianti dell’Indian Wells Tennis Garden.
L’inaspettato ritiro di Carlos Alcaraz, numero due della classifica mondiale, al primo turno del torneo di Rio de Janeiro – dove l’anno scorso arrivò in finale – ha cambiato la prospettiva del campione altoatesino. Ora Jannik dista solo 535 punti dall’amico-rivale spagnolo, potendo legittimamente sperare di superarlo grazie ad una combinazione di risultati che non appare impossibile.
La classifica virtuale, che per comodità riportiamo togliendo a tutti i tennisti i punti guadagnati ad Indian Wells nel 2023, recita: primo Novak Djokovic a quota 9675 punti, secondo Jannik Sinner a 7910, terzo Carlos Alcaraz a 7805, quarto Daniil Medvedev a 7115. Il nativo di San Candido, insomma, sarebbe già virtualmente secondo.
Per rendere però reale questo stato di cose, Jannik deve almeno eguagliare il risultato di Carlitos se l’iberico dovesse arrivare in semifinale o in finale. Oppure arrivare agli ottavi qualora lo spagnolo dovesse poi fermarsi ai quarti; oppure, qualora Sinner non arrivasse agli ottavi, sperare che lo spagnolo non arrivi ai quarti.
Allargando il discorso all’altro contendente, il russo Medvedev, per restargli davanti Jannik deve sperare che lo stesso non vinca il torneo. Alternativamente Jannik dovrà arrivare in semifinale, step che gli sarebbe sufficiente anche qualora il moscovita trionfasse ad Indian Wells.
Insomma, le prospettive sono incoraggianti, soprattutto se consideriamo lo stato di forma dei tre inseguitori dell’irraggiungibile, almeno per il momento, Novak Djokovic. Il quale, non avendo partecipato al Sunshine Double dello scorso anno in alcuna delle due declinazioni, non ha punti da difendere e può volare in classifica.
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