Parentesi mourinhiana dimenticata. D’altronde Daniele De Rossi sta facendo molto bene nella guida della Roma. E non è un caso che l’unica sconfitta del nuovo corso è arrivata contro l’Inter, l’assetto più forte del campionato. Con il condottiero giallorosso la squadra ha totalizzato 16 gol in sei partite, senza mai realizzarne meno di due nella singola partita.
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Numeri convincenti
La media-gol dei giallorossi si è impennata sensibilmente, passando dall’1,6 delle prime 20 gare sotto la gestione-Mourinho ai 2,7 delle sei gare con De Rossi. Che è stato parecchio bravo nella gestione del gruppo e dell’approccio tattico, se vogliamo camaleontico perché cambia pelle a seconda delle contingenze. Una conduzione pragmatica basata sull’esperienza diretta, senza precetti dogmatici.
Approccio moderno
Difesa a tre o a quattro, esterni larghi, la centralità di Pellegrini nello sviluppo offensivo, una o due punte. Ma la sostanza non cambia: dinamismo e intensità, le chiavi del calcio moderno. Monza stasera (calcio d’avvio alle 18), poi il Brighton giovedì per gli ottavi di Europa League. L’ingrediente prediletto è sempre lo stesso: il lavoro sul campo. Le parole, De Rossi, le lascia volentieri ai giudizi esterni.