Il cannibile mattatore. Riparte da dove aveva finito Tadej Pogacar: 145 giorni dopo il trionfo al Lombardia conquista la Strade Bianche dopo un’impresa d’altri tempi. Vittoria numero 64 in carriera per il fuoriclasse sloveno, che ha salutato la compagnia sul tratto in sterrato di Monte Sante Marie a 81 chilometri dal traguardo. Secondo, a 2 minuti e 44 secondi, il lettone Toms Skujins, terzo il belga Maxime Van Gils. Dopo 5h19’45” di corsa, un alieno è atterrato in Piazza del Campo a Siena. Subito dopo il traguardo è sceso dalla bici, l’ha impugnata e l’ha sollevata al cielo.
La certificazione di un trionfo, l’istantanea dell’ennesima impresa all’esordio stagionale. Uno scatto bruciante che ha aperto la cavalcata in solitudine, il tempo si è quasi congelato. Alle 14:35 l’epilogo era già scritto e le ultime due ore di corsa sono state pura Accademia per lo sloveno. Poi il raggio di sole ad accoglierlo sul rettilineo finale dopo lo strappo di Santa Caterina. Nella top ten anche Davide Formolo (settimo) e Filippo Zana (nono), combattivi fino alla linea del traguardo.