Grandi novità in vista, già nell’anno in corso, nel circuito professionistico dell’ATP: ecco come cambia il ranking
Quando, nello scorso gennaio, Rafael Nadal – un fuoriclasse ancora in attività – fu nominato ambasciatore del tennis in Arabia Saudita, non furono pochi i dubbi sollevati da alcuni eminenti personaggi del nobile sport con la racchetta.
Limitatamente all’Italia, fu abbastanza duro, e tagliente come suo solito, il commento della leggenda azzurra Adriano Panatta che, senza troppi giri di parole, dichiarò: “Rafa testimonial del tennis in Arabia Saudita? Se parliamo di diritti umani andrebbe fatta una trasmissione a parte…Dico solamente che gli arabi si stanno comprando tutto: calcio, golf, tennis, automobilismo“. Mai parole furono più profetiche.
In una lotta per la supremazia economica con gli acerrimi rivali del Qatar, che già vantano dalla loro l’organizzazione degli ultimi Mondiali di calcio, PIF – Il fondo sovrano dell’Arabia Saudita governato dallo sceicco Bin Salman – ha predisposto una controffensiva. Ovviamente irrorata da centinaia di milioni di petroldollari. Oltre ad avanzare la propria candidatura per la kermesse calcistica mondiale del 2034 (l’assegnazione ai sauditi appare ormai una formalità), il fondo sta facendo il suo pomposo ingresso nel mondo del tennis.
Anzi, tecnicamente lo avrebbe già fatto. La nomina di Nadal come ambasciatore può esser vista, ad oggi, solo come un piccolo antipasto rispetto a ciò che bolle in pentola. E che sostanzialmente è stato già sottoscritto.
Dal ranking ATP alle Finals al ‘6 Kings Slam’: PIF si prende tutto
Grazie ad una iper milionaria partnership con l’ATP, il ranking cambierà nome: si chiamerà ‘PIF ATP rankings‘, mentre il vincitore delle ATP Finals di Torino sarà incoronato Year-End No. 1, presented by Pif. Un cambio di denominazione che già in sé rappresenta una svolta epocale per un marchio che ha sempre mantenuta intatta la sua esclusività. Per lo meno fino all’esplicitazione aggressiva della politica di sportwashing messa in atto dal paese arabo. Ma le novità non finiscono certo qui.
Oltre ad aver già acquisito i diritti per le NEXT Gen ATP Finals, che nel 2023 si sono svolte a Gedda – e che saranno appannaggio dell’Arabia fino al 2027 – PIF vorrebbe mettere le mani anche sulle FInals dei big, quelle i cui diritti sono oggetto di accordo tra l’ATP e la città di Torino fino al 2027.
Dopo aver varato la Riyad Season Cup, il fondo sovrano si è letteralmente inventato un nuovo torneo. Si chiamerà ‘6 Kings Slam‘ la kermesse che riunirà 6 tra i migliori giocatori del mondo, convinti a partecipare da una pioggia di petroldollari in arrivo nelle loro tasche. I prescelti sono niente meno che Novak Djokovic, Rafa Nadal, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Holger Rune, e anche il nostro Jannik Sinner. La rivoluzione è appena iniziata. Forse il tennis non sarà più quello di prima. Ma non ditelo a Panatta, che aveva già messo in allerta tutti.