Crocevia importante per il Milan che torna in campo nella Capitale contro la Lazio, dove negli ultimi due anni Pioli ha conosciuto gli esatti opposti della gamma emotiva. Dalla gioia pura che fece da prologo allo Scudetto, con quel gol di Tonali nel recupero che fece esplodere lo spicchio rossonero dell’Olimpico, al dramma sportivo cristallizzato in un 4-0 che lasciò il Milan a -12 dal Napoli. Stasera, insomma, Lazio-Milan sarà ancora una volta un crocevia cruciale per la stagione rossonera.
Da allora sono passati esattamente 13 mesi e le aspettative in vista dell’anticipo, da una parte e dall’altra, sono molto diversi. La Lazio ci arriva con le spalle appesantite da due sconfitte su tre e tre prestazioni opache su tre. Tradotto, non esattamente il miglior momento della stagione biancoceleste e per estensione della gestione Maurizio Sarri.
Discorso diverso invece per il Milan, che arriva sì da 3 partite senza vittorie, ma anche da una prestazione finalmente convincente, con un’Atalanta che nel 2024 ha volato con un rendimento da big. All’Olimpico Pioli vuole ricalcare la prestazione dell’andata, quando la lotta al titolo – archiviata la disfatta nel derby – sembrava ancora un’ambizione concreta. Tre punti cruciali, quindi, per cementare il terzo posto e poter riempire lo zaino di fiducia e consapevolezza rinnovata in vista anche del prossimo impegno in Europa. Perché tra una settimana, a San Siro, c’è già lo Slavia Praga.
Questa sera dovrebbe rivedersi ancora Florenzi dal 1′ sulla destra, ma resta aperto il ballottaggio con Calabria, mentre a centrocampo dovrebbe riposare ancora Reijnders, diventato papà in settimana, con Adli forte candidato a partire titolare.