Rischio bianconero, una colonna potrebbe partire

Rischio bianconero, una colonna potrebbe partire

La Juventus potrebbe perdere uno dei suoi giocatori chiave e c’è apprensione.

Allegri lo ha rivalutato e fatto diventare un giocatore insostituibile, molto amato dai tifosi che l’hanno soprannominato Wild horse, lo conferma il giocatore in bilico, Adrien Rabiot: “È il mio soprannome, la maschera mi è stata regalata da un tifoso della Juventus, l’ho indossata e ce l’ho ancora, la foto è diventata virale. È un ricordo molto bello. Il rapporto con i tifosi è cresciuto nel corso degli anni, ho ricevuto molti regali da loro, significa che sono amato e sostenuto da loro. È importante per noi.”

Il processo di Rabiot non sembra essere finito: “Sono arrivato a 24 anni, ora ne ho quasi 29, questo ti fa crescere. Dopo qualche anno, l’allenatore ha scelto di nominarmi vice-capitano, è un messaggio importante e significa che tutti hanno fiducia e mi apprezzano. Quindi cerco di dare il meglio di me, sono orgoglioso. 200 presenze sono tante, è un bel traguardo. Ho sempre cercato di dare il meglio e continuerò a farlo”.

Non sappiamo che succederà, ma il rischio di partenza è altissimo con le formazioni della Premier League ed il Bayern di Monaco, pronti all’azione.

Molto dipenderà dalle proposte e da quanto potrà mettere sul piatto la Juve e poi chissà se ci fosse anche il Mondiale per club, tutto potrebbe cambiare.

I 'Red Devils' puntano anche su Olivier Giroud
Rischio bianconero, una colonna potrebbe partire Sportitalia.it (Foto LaPresse)

 

Rischio bianconero, una colonna potrebbe partire

ALLEGRI ha paura-  Il tecnico bianconero è stato fondamentale per la crescita del francese e non vorrebbe vederlo andare via, Rabiot lo stima e potrebbe essere la permanenza del tecnico toscano una variabile determinante “Mi voleva anche prima del mio arrivo, quando ero ancora al PSG, poi sono arrivato con Sarri. L’avevo già visto l’anno prima, abbiamo parlato e mi voleva in squadra, da lì è iniziato il rapporto con lui. Max è un grande professionista, ci sono pochi allenatori come lui, ho un buon rapporto con lui.”

Il tecnico senza il suo pupillo potrebbe anche decidere di partire.

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