LeBron James è sempre più nella storia della NBA: nuovo record per il Re, che testimonia la sua longevità e il suo dominio
La longevità di LeBron James non è certo una novità. Il Re ha dato più volte prova della sua incredibile capacità di dominare la NBA nonostante l’età e i tanti anni passati nella lega, conditi da ben 10 apparizioni alle Finals e 4 titoli.
Nel corso di questi due decenni di carriera tra Cleveland Cavaliers, Miami Heat e Los Angeles Lakers, LeBron è diventato il leader della classifica marcatori all time sia in Regular Season che nei Playoff, infrangendo ulteriori record nel corso degli anni. Uno, in particolare, mostra quanto, nonostante abbia ormai 39 anni, il Chosen One abbia ancora tanto da dare.
Sono pochissimi i giocatori che hanno raggiunto il numero di 21 stagioni giocate nella lega di basket più importante e competitiva al mondo. Sei, contando anche il numero 23 gialloviola.
Prima di lui ci erano riusciti soltanto Kevin Willis, campione NBA con i San Antonio Spurs nel 2003; Robert Parish, 4 volte vincitore del titolo tra Boston Celtics e Chicago Bulls.
Dirk Nowitzki, unico a farlo con una sola franchigia, i Dallas Mavericks, con la quale ha vinto il titolo nel 2011 battendo proprio i Miami Heat di LeBron, Dwyane Wade e Chris Bosh. Kevin Garnett, campione NBA con i Celtics nel 2008 e infine Vince Carter, mai vincitore del titolo ma ricordato per essere il più grande schiacciatore della storia della lega.
Ciò che differenzia LeBron da tutti questi giocatori, però, è la sua efficienza durante tutti questi anni. Il Prescelto è infatti l’unico giocatore ad essere arrivato a giocare ad altissimi livelli e a mantenere il proprio fisico atletico e integro nonostante l’età.
Alla sua ventunesima stagione in NBA, infatti, LeBron è arrivato, nella partita contro i Golden State Warriors dell’amico-rivale Stephen Curry (che pare abbiano provato a prenderlo prima della data stabilita per la trade deadline) a segnare 1.246 punti nel corso di una sola stagione. Dato impressionante se si considera che gli altri cinque, messi insieme, ne hanno segnati solo 1.230.
Vista la sua intenzione di continuare a giocare fino a disputare almeno una stagione insieme a suo figlio Bronny, che compirà 20 anni ad ottobre e non sembra essere ancora ad un livello adatto ad entrare in NBA, James potrebbe raggiungere Carter come secondo giocatore ad essere presente per 22 anni e, chissà, potrebbe anche essere l’unico a giocarne 23.
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