Male, malissimo il termometro in casa Lazio, soprattutto dopo il sorpasso compiuto dalla Fiorentina proprio ai danni dei biancocelesti. “Responsabilità? Ognuno si prenda le sue. Mi sembra la società a luglio sia stata chiara su chi faceva il mercato. Se io ti chiedo un giocatore che è A e mi fai scegliere tra C e D. Non è che ho fatto io il mercato” ha tuonato Maurizio Sarri in conferenza stampa ieri ovviamente spedendo senza nemmeno tanto di lettera raccomandata, la “posta” al presidente Claudio Lotito.
Lazio in preoccupante fase calante
Gruppo ridotto per il tecnico toscano sia per alcune scelte di mercato che, ad oggi, con gli attacchi influenzali in corso. In estate Sarri e la dirigenza a colloquio avevano stilato due priorità. La prima trovare il sostituto di Milinkovic-Savic volato in Arabia Saudita mentre la seconda era di stampo offensivo, ovvero alimentare la batteria d’attacco e non caricare di troppe responsabilità Ciro Immobile. La prima poteva risolversi con il colpo orientale di Kamada che, invece, ha fatto rimpiangere eccome il serbo. La seconda, con l’infornata di buoni propositi che portano ai nomi di Isaksen e Castellanos. Ma non è bastato. “Stasera non abbiamo fatto il tipo di calcio che piace a me, ma anziché essere maliziosi si può pensare che la squadra non ce l’ha fatta. E negli ultimi vent’anni la Lazio è sfuggita di mano a molti, non capita spesso che a febbraio sia ancora dentro tre competizioni” le parole forti di ieri di Sarri che forse qualche sassolino dalle scarpe non smette mai di toglierselo di tanto in tanto. Ma la classifica parla chiaro: ottavo posto e un’altalena preoccupante di risultati. Non basta la vittoria, seppur importante e di valore, contro il Bayern Monaco perché in campionato i biancocelesti rimbalzano da una vittoria ad una sconfitta. Da un pareggio a prestazioni vanesie con addirittura due tiri in porta. Il report odierno, invece, aggiunge ai già noti problemi di realizzazioni anche quelli di salute: in campo il gruppo è ridottissimo e sono presenti solo Mandas, Sepe, Hysaj, Pellegrini, Gila, Vecino, Kamada, André Anderson, Zaccagni, Castellanos, Isaksen, Ruggeri, Coulibaly e Saná Fernandes. Tra i non titolari di ieri Pedro è l’unico a non aver svolto la seduta di stamattina coi compagni.