Sul futuro di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus permane ancora la più totale incertezza. Il gol di Rugani, arrivato in extremis nell’ultima gara interna giocata in campionato contro il Frosinone, ha evitato quella che sarebbe stata la quinta partita senza vittorie per la Vecchia Signora, risolvendo una gara che aveva visto, ancora una volta, i bianconeri soffrire dopo il gol dell’iniziale vantaggio e costretti a ribaltare il risultato. Un trend che, dopo una prima parte di stagione caratterizzata dalla solidità difensiva che contraddistingue la filosofia di gioco del tecnico livornese, è diventato fin troppo abituale negli ultime gare disputate dalla Juve.
Allegri, richiamato alla guida dei bianconeri nel 2021, dopo la fine della gestione Andrea Pirlo, ha ancora un anno di contratto con la società piemontese ma con il termine di questa annata potrebbe concludersi anche la sua seconda esperienza in bianconero. Il sogno scudetto, complice l’andamento altalenante avuto nelle ultime giornate di campionato ed un’Inter sempre più simile ad un rullo compressore, se non è definitivamente tramontato sembra essersi fatto tremendamente complicato e l’unico trofeo ancora alla portata della Juventus resta la Coppa Italia. In caso di mancato successo nella competizione nazionale e di seconda stella cucita sulle maglie dei rivali nerazzurri, per la squadra bianconera si tratterebbe della terza stagione senza vincere neanche un trofeo.
Un borsino che, nonostante il ritorno in Champions League, dopo un anno di assenza forzata, potrebbe far finire anzitempo la seconda era Allegri. L’annata 2023/2024 non è ancora finita ma il futuro del tecnico toscano, ora più che mai, è sempre più appeso un filo.