Le gesta di Alex Zanardi continuano a lasciare il segno anche a distanza di anni: l’ultima iniziativa arriva dritta al cuore
Ci sono uomini che si ergono oltre i loro stessi ruoli nello sport e diventano delle bandiere, dei simboli di valori morali, di qualcosa di un po’ più importante. È sicuramente così per Alex Zanardi, che di sfortune nella sua vita ne ha avute abbastanza, ma è riuscito sempre a guardare oltre, con il sorriso e l’intelligenza che solo un vero fenomeno può avere.
L’abbiamo conosciuto come mito automobilistico, campione CART nel 1997 e 1998, e proprio quando la sua carriera sembrava in ascesa, ha avuto un terribile incidente nel settembre 2001 che gli è costato l’amputazione delle gambe. Da lì in poi chiunque sarebbe crollato, ma lui ha avuto la forza di rialzarsi e di diventare un esponente importantissimo dello sport paralimpico, nonostante avesse già alle spalle 16 operazioni chirurgiche e sette arresti cardiaci.
Purtroppo un altro tragico incidente del 19 giugno 2020, durante una staffetta di beneficenza in handbike, l’ha costretto a ritirarsi dalle scene, nonostante negli ultimi anni stia continuando a lottare, ma tutto ciò che ha fatto per lo sport paralimpico non è andato perso, anzi. La dimostrazione è arrivata anche con un altro segnale importante negli ultimi giorni.
Nel 2017, infatti, Zanardi aveva dato vita a un progetto dal nome Obiettivo3, che serviva a raccogliere persone diversamente abili e a canalizzare la loro frustrazione e le loro difficoltà nel mondo dello sport.
Le competizioni servivano come valvola di sfogo, ma in generale è un modo per far star bene tanti esseri umani che non riuscivano più a crearsi degli obiettivi fisici, ad avere una routine, a sentirsi in linea con il proprio corpo e le sue potenzialità. Con il tempo, è diventato un gruppo d’ascolto, ma anche una vera e propria comunità che trasmette i valori paralimpici. In sette anni, anche quando Zanardi si è ritirato dalle scene, il successo del progetto – esattamente come il numero di adesioni – è stato impressionante.
Ora è pronto anche a sbarcare nelle scuole. Nel periodo da febbraio a maggio 2024, infatti, “Obiettivo Passepartout: lo sport è per tutti”, questo il nome dell’iniziativa, andrà negli istituti di primo e secondo grado per permettere agli studenti di conoscere le storie degli atleti e la realità paralimpica, ma anche di mettersi alla prova pratica dei mezzi. Un momento bellissimo di condivisione, quindi, che stringe un po’ il cuore se si pensa a chi ha creato tutto questo.
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