La Red Bull fa tremare gli avversari e i tifosi delle altre scuderie: annuncio clamoroso, anche quest’anno non ci sarà storia
Il campionato di Formula 1 “appena nato, è già finito“, per dirla con le parole di Mina. O almeno questa è la sensazione di alcuni addetti ai lavori. E non tanto per le critiche, anche piuttosto severe, subite negli ultimi giorni dalla Ferrari dopo la presentazione del SF24, quanto invece per gli ulteriori passi avanti che sembrerebbe aver fatto Red Bull. Anche quest’anno la scuderia austriaca è pronta a demolire rivali e campionato, e non fa nulla per nascondere le proprie intenzioni.
Per i tifosi di Ferrari, Mercedes, McLaren o di tutte le altre scuderie al via nel mondiale c’è poco da sorridere. Anche quest’anno la Red Bull fa sul serio e ha intenzione di disputare un campionato a sé con i suoi piloti, Verstappen e Perez. Lo ha annunciato senza troppi giri di parole, a pochi giorni dalla presentazione della nuova RB20, Helmut Marko, consigliere di casa Red Bull.
Se la nuova vettura, fin dalla presentazione, è apparsa differente rispetto alle altre, secondo l’ex pilota austriaco i risultati saranno molto simili a quelli dello scorso anno. Il motivo? Semplicemente perché, mentre le scuderie rivali si sono affannate a copiare un vecchio modello, in Red Bull la ricerca è andata avanti e ha portato ad altre soluzioni innovative che segneranno un gap tra le proprie vetture e tutte le altre.
Senza nascondere minimamente le proprie convinzioni, Marko ha parlato della nuova monoposto Red Bull in un’intervista ai microfoni di ‘Servus Tv’, affermando senza troppi giri di parole di essere convinto che anche quest’anno la scuderia abbia fatto un bel passo avanti: “Non è un’evoluzione ma una piccola rivoluzione“.
A far discutere in particolare, negli scorsi giorni, è stata la presenza di pance che sembrerebbero seguire la filosofia ‘zero sidepod’ già sperimentata dalla Mercedes in passato, con risultati piuttosto scadenti. Anche da questo punto di vista, però, Marko è convinto che in Red Bull le cose siano state fatte con maggior criterio, e che i risultati saranno completamente diversi.
“La nostra soluzione non è così estrema, anche se l’idea è simile“, ha spiegato l’ex pilota e dirigente austriaco, aggiungendo tuttavia di voler aspettare i risultati dei test per capire se sarà possibile adottare una soluzione simile per cercare di avere meno resistenza aerodinamica.
Comunque vadano le cose, sidepod o meno, c’è però una convinzione in casa Red Bull: anche quest’anno non ci sarà storia. “Le nostre rivali hanno copiato il modello RB19, ma ormai è un modello vecchio“, ha chiosato maliziosamente Marko. Solo il tempo, e la pista, potrà dirci se avrà bluffato o avrà semplicemente detto la verità.
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