Da Rio de Janeiro sono arrivate notizie del tutto inaspettate per Jannik Sinner: il sorpasso è ora possibile, ma l’azzurro non ci sta
Una discesa clamorosa. Un trend che improvvisamente sembra non fermarsi mai. Tutti i rivali che precedono, o hanno preceduto fino ad una settimana fa, Jannik Sinner in classifica, si stanno infortunando. Rinunciando ai tornei prima di prendervi parte – come nel caso di Daniil Medvedev a Rotterdam ma anche a Doha – e come successo nella notte italiana tra il 20 e il 21 febbraio a Carlitos Alcaraz, impegnato nella difesa dei punti derivanti dalla finale conquistata lo scorso anno in quel di Rio de Janeiro.
Costretto al ritiro a causa di un infortunio alla caviglia occorso in un cambio di direzione al secondo punto del terzo game, lo spagnolo si è dovuto arrendere per evitare di peggiorare la situazione. Già protagonista di un avvio di 2024 non esattamente esaltante – e in assoluto, come risultati conseguiti, e relativamente alle grandi aspettative riposte sul suo conto – il fenomeno di Murcia vede ora avvicinarsi minacciosamente l’ombra del lanciatissimo Jannik Sinner.
In poco, pochissimo tempo, il distacco tra i due in classifica è passato dall’essere di oltre 1000 punti ad 835 per effetto dell’eliminazione patita dal campione di Wimbledon a Buenos Aires. In Brasile Alcaraz, ovviamente numero uno del seeding, era chiamato a dare una scossa alla sua stagione, ma lo stop fisico, oltre a preoccupare per il prosieguo dell’anno, potrebbe avere delle immediate conseguenze sulla classifica ATP.
Sinner, sorriso dolce-amaro: Indian Wells è un bivio
Appare incredibile come – e questo è causato dal sensazionale avvio di 2023 dello spagnolo – il distacco tra i due amici-rivali diminuisca settimana dopo settimana. Torneo dopo torneo. A causa del ritiro da Rio la distanza tra Alcaraz e Sinner è ora di soli 535 punti, per effetto della perdita dei 300 punti di Carlitos in Sudamerica. Già il prossimo grande evento di Indian Wells, quando un anno fa l’iberico trionfò, battendo in semifinale proprio l’azzurro, potrebbe essere un bivio importante. Decisivo, anzi.
In California, nella kermesse che apre il Sunshine Double, il numero due del mondo potrà al massimo confermare i suoi attuali 8.805 punti. Se però non dovesse vincere, si ritroverebbe al massimo 8.455, dato che la finale di un Masters 1000 a 96 partecipanti garantisce solo 650 punti.
L’altoatesino invece, vincendo il titolo, arriverebbe a 8.710. Ovvero sopra, e nemmeno di pochissimo, allo spagnolo. Che, per inciso, deve sperare di recuperare a pieno all’infortunio per sperare di poter essere competitivo il 6 marzo, data di inizio della kermesse. Per essere sicuro di restare davanti a Sinner, Alcaraz dovrà dunque vincere Indian Wells. Altrimenti sarà dietro, se solo il nativo di San Candido dovesse fare meglio di lui.