E se qualcuno potesse ripercorrere le orme di Michael Schumacher in Ferrari? Per lui non ci sono dubbi, ecco l’annuncio
Fare quello che è riuscito a fare Michael Schumacher in Formula 1 è quasi impossibile. Ci ha provato Lewis Hamilton ma, al momento, il pilota inglese ha solo eguagliato il record di Mondiali del tedesco. Ci potrebbe provare anche Max Verstappen, l’olandese che, sempre al momento, viene da tre titoli iridati consecutivi.
Potrebbe farlo qualcun altro, in futuro, per il momento, ancora, la Rossa di Maranello sogna che qualcosa, specialmente dall’anno prossimo quando in Italia sbarcherà il britannico, possa cambiare in quel senso. Sicuramente lo farà da altri punti di vista. Parlando, però, di punti di vista, anche l’arrivo di Hamilton nella scuderia del Cavallino rampante è una bella novità che, come tale, porta con sé molte incognite.
Anche per chi i circuiti e i paddock li conosce abbastanza bene come lui e anche come Martin Brundle, giornalista inglese, che ha dato qualche consiglio al connazionale su cosa dovrebbe fare una volta che sarà per davvero il pilota della Ferrari.
Brundle esalta Hamilton: “In Ferrari dovrebbe fare come Schumacher”
Per ambientarsi, come prima cosa, per il giornalista che ha parlato in un podcast di ‘Sky F1’, Hamilton “dovrebbe fare come Schumacher e diventare un campione dal sapore diverso. Lui era parte della Ferrari in tutto”.
Se, però, questa strada non dovesse andare potrebbe prendere come esempio, ha detto ancora Brundle, o Fernando Alonso e Sebastian Vettel che “hanno eguagliato il tedesco, si sono ambientati”. Poi dovrebbe “prendere spunto dal lavoro in fabbrica e l’approccio con la squadra anche dall’attuale coppia Leclerc-Sainz“.
Non sarà facile all’inizio, perché nel processo di integrazione avrà un problema: la lingua. “Di certo non la parlerà subito e non conoscerà la squadra come Leclerc”, ha detto ancora il giornalista che poi ha ipotizzato che l’inglese “proverà a portare alcune persone con sé, o comunque spererà che alcuni membri decideranno di approdare a Maranello e quindi trovare un modo per aggirare la clausola”.
Se così non fosse, ancora, sicuramente Hamilton porterà alla scuderia di Maranello “processi, filosofie, come funziona l’auto, cosa gli piace, dove gli piace sedersi e cosa ha bisogno da un’auto per massimizzare il suo talento”, ha concluso il giornalista, che è comunque certo che il pilota sette volte campione del mondo farà di tutto per dare il massimo anche in Italia.