Per quanto questo mese di febbraio possa apparentemente passare in sordina, nel mondo del tennis è in atto una sorta di rivoluzione silenziosa. Un’epoca si scuote, un capitolo si chiude, eppure il buio è pervasivo, un oscuro presagio di cambiamento.
Da quando la classifica Atp, implacabile cronista degli alti e bassi delle gerarchie tennistiche, ha preso vita il 23 agosto 1973, mai prima d’ora il palcoscenico della top 10 si era sgretolato in questo modo. Una svolta epocale, una cesura nella danza sfrenata dei colpi e delle rivalità.
Mancano infatti giocatori che presentino la caratteristica del rovescio ad una mano. I primi dieci in graduatoria compongono infatti una sinfonia di bimane che intreccia le storie e i percorsi di Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Alexander Zverev, Holger Rune, Hubert Hurkacz, Alex de Minaur e Taylor Fritz. Come fosse un canto funebre per il rovescio ad una mano, il palcoscenico si tinge di una nuova luce, ma il riflesso è freddo, un riverbero di cambiamento che si insinua nell’anima di questo antico sport.
Il rovescio ad una mano ha rappresentato uno stile di gioco raffinato e distintivo. Tuttavia, una recente e significativa svolta sembra indicare che questa tradizione potrebbe essere in via di estinzione, come dimostrato dalla nuova classifica mondiale. Nei primi dieci giocatori del mondo, un dato sorprendente emerge: tutti utilizzano il rovescio bimane.
Il rovescio a una mano è passato di moda, ma la vecchia scuola può dire ancora la sua
Tutto ciò è avvenuto a seguito dell’uscita dai primi dieci giocatori del greco Stefanos Tsitsipas, un tennista noto per il suo potente rovescio a una mano. Dopo una permanenza di cinque anni nella top ten, Tsitsipas è scivolato alla posizione numero 11 nel ranking mondiale. Ciò solleva inevitabilmente domande sul futuro del rovescio ad una mano nel tennis moderno.
È questo un punto di svolta definitivo nella storia del tennis, o è solo un episodio isolato? Gli appassionati del tennis e gli esperti si dividono su questa questione, ma è innegabile che il rovescio ad una mano stia perdendo terreno. Il rovescio a una mano è stato a lungo considerato uno stile di gioco elegante, utilizzato da leggende come l’immarcescibile Roger Federer e Stan Wawrinka.
Il progresso del tennis moderno sembra premiare sempre di più la versatilità e la potenza del rovescio bimane. I giocatori con questa tecnica sembrano avere un vantaggio tattico in molte situazioni di gioco, specialmente negli scambi prolungati e nei match ad alta intensità. Malgrado ciò, alcuni sostengono che il rovescio a una mano rimanga un’arma potente se utilizzato dai giocatori giusti.
Ci sono ancora tennisti di spicco, come Dominic Thiem, che mantengono la tradizione del rovescio a una mano e hanno ottenuto successi significativi utilizzando questa tecnica. La discussione sul suo declino potrebbe essere un’esagerazione, e il rovescio ad una mano potrebbe ancora trovare un posto prominente nel tennis mondiale.
Non è detto che il rovescio ad una mano si stia ritirando nell’ombra della storia, ma è chiaro che attualmente il tennis si sta gettando audacemente verso la formazione di giocatori di tutt’altro stampo. Si evidenzia dunque un mutamento, non per forza immarcescibile, nel panorama tennistico. Se il rovescio ad una mano sarà completamente estinto o se rimarrà un’alternativa valida, solo il tempo lo dirà. Nel frattempo, gli appassionati di tennis osservano con attenzione l’evoluzione di questo sport intramontabile.