Sinner ha preso una decisione molto importante dopo il trionfo a Rotterdam: niente da fare, è irremovibile
Quando, durante la cerimonia di premiazione degli Australian Open, ha detto al microfono che tutti dovrebbero avere dei genitori come i suoi, Jannik Sinner si è messo a nudo come non mai. Lui, che è un tipo estremamente riservato e che ha sempre separato la vita privata dalla sfera pubblica, in quell’occasione non ha potuto fare a meno di citare mamma Siglinde e papà Hanspeter.
A loro deve tutto. I valori che porta con sé in campo ad ogni partita, lo stacanovismo che gli scorre nelle vene. Ed è per questo motivo che ha ritenuto doveroso, a Melbourne, spendere quelle dolcissime parole per loro. Un gesto che ha commosso tutti e che ci ha permesso di guardargli dentro. Di vedere cosa ci sia dietro quello strato di muscoli e di talento che lo ha portato, nel giro di tre settimane appena, a vincere due titoli: uno Slam, il primo della sua carriera, ed un Atp 500, quello di Rotterdam. Nonché a salire al terzo posto della classifica mondiale, che non è stata di certo una passeggiata di salute.
Anche la giornata di domenica, quindi, come quella magica mattinata in quel di Melbourne, ha fatto da spartiacque nella sua carriera. Jannik ha festeggiato, si è goduto la premiazione, ma andava particolarmente di fretta. Tanto è vero che, archiviate le doverose operazioni di rito, si è precipitato a fare le valigie. Non vedeva l’ora di partire per la sua prossima destinazione.
Sinner non volerà direttamente in America per la campagna sul cemento a stelle e strisce. Prima c’è un altro pit-stop da fare, che non c’entra niente con il tennis.
Al rientro dalla terra dei canguri Jannik, come noto, si è intrattenuto per diversi giorni in Italia. Ciò nonostante, non ha avuto la possibilità di abbracciare la sua famiglia: Sesto Pusteria era stata scossa, in quei giorni, da un terribile incidente che era costato la vita a una mamma e ai suoi due figli. Non aveva ritenuto opportuno, quindi, far rientro a casa: festeggiare, in un momento così tragico per la sua comunità, sarebbe stato irrispettoso. Ha preferito posticipare l’incontro con i suoi, quindi, e finalmente adesso è giunta l’ora. Il numero 3 del mondo a quest’ora sarà già in Trentino e si è detto impaziente di salutare la mamma e il papà, ma soprattutto di trascorrere un po’ di tempo con i suoi nonni.
Le poche ore che trascorrerà nella neve le dedicherà tutte ai suoi affetti, quindi. Non intende fare altro. Letteralmente. Neppure sciare, che è la cosa che più gli piace fare dopo giocare a tennis. Lo ha escluso, anzi, categoricamente. “Ho solo una manciata di ore – ha detto alla ‘Gazzetta dello Sport’ – e penso che le passerò a riposarmi prima di ritornare a Monaco e rimettermi al lavoro. Una settimana di allenamento e poi si va in America“. Per la famiglia, questo e altro.
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