Ribaltone Mazzarri, la rivelazione dell’ex preparatore

Un ribaltone in piena regola, quello vissuto dal Napoli in queste ore, mentre gli Azzurri si stanno preparando al big match di Champions contro il Barcellona: via Mazzarri, dentro il ct della Slovacchia, Calzona. Solo il tempo dirà se sarà stato uno “scossone” positivo per i giocatori, chiamati a rialzarsi in un momento di grande difficoltà.

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto per parlare della situazione degli Azzurri Corrado Saccone, che lavorò proprio al fianco di Mazzarri (e poi di Benitez) come preparatore atletico.

Che ne pensa del rocambolesco addio a Mazzarri?

“Il presidente De Laurentiis, negli anni, ci ha sempre sorpreso con le sue scelte, riuscendo a portare al Napoli allenatori importanti quali Benitez, Ancelotti, Gattuso e Spalletti. Da qualche tempo però (credo per la situazione attuale della squadra) noto una certa “insicurezza” nella scelta della guida tecnica”.

Ci spieghi. 

“Già aver richiamato Mazzarri mi aveva sorpreso non poco, ma dopotutto poteva essere una scelta logica sia per non pagare un ulteriore ingaggio esoso, sia per riaccendere la fantasia dei tifosi che avevano visto sempre di buon occhio Walter, un allenatore capace di conquistare una Coppa Italia e di raggiungere un secondo posto”.

E della scelta di Calzona, che ne pensa?

“La scelta di Calzona è dettata dalla necessità di “traghettare” la squadra fino alla fine anno con la speranza di raggiungere uno dei posti Champions. Ma come si può capire, anche questa scelta è stata sorprendente visto che da anni non si vedevano allenatori guidare una nazionale ed un club importante contemporaneamente”.

E’ la scelta giusta, arrivati a questo punto?

“Non ti so dire se sarà la scelta giusta, ma peggio di come stava andando il Napoli ultimamente, credo sia difficile fare”.

Ha sentito Mazzarri?

“Negli ultimi giorni non ho sentito nessuno perché credo siano situazioni professionali e personali importanti, che nel bene o nel male lasciano il segno ed è giusto dare a loro il tempo di metabolizzare gli eventi”.

Con il Barcellona che gara si aspetta?

“Queste partite non hanno bisogno di essere “caricate” o stimolate, sono partite importanti giocate davanti a un pubblico importante ed esigente per cui la squadra dovrà assolutamente cercare di ottenere un risultato positivo dopo le brutte prestazioni degli ultimi tempi”.

Cosa servirà per ottenerlo?

“L’attuale situazione del Napoli non credo sia figlia solo ad una cattiva gestione tecnica ed atletica ma le responsabilità, di questi risultati negativi e di certo inaspettati, vanno divise equamente tra giocatori staff e società. Adesso i giocatori hanno la possibilità di tornare protagonisti e dimostrare la loro professionalità. Dovranno raschiare dal fondo del barile tutte le proprie energie per rispondere sul campo ad una situazione che ultimamente non ha soddisfatto i tifosi ed ha generato questi continui cambiamenti della guida tecnica”.

Quante possibilità hanno gli azzurri?

“Sotto l’aspetto della qualità questa squadra ha dimostrato, l’anno scorso, di non essere seconda a nessuno e domani sera ha tutte le possibilità di fare bene”.

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