La comunicazione ufficiale degli organizzatori del torneo non lascia spazio a dubbi: Matteo Berrettini stavolta ci sarà.
Qualche giorno fa aveva rotto il silenzio. Aveva deciso, premettendo scherzosamente che forse il suo staff potesse non essere totalmente d’accordo, di interfacciarsi direttamente coi suoi fans come lui ama fare: attraverso la viva voce di una Instagram Story. E non con un freddo comunicato ufficiale da diffondere alla stampa.
Troppo tempo era passato dall’ultima volta in cui Matteo Berrettini aveva dato notizie di sé, delle sue condizioni, della sua integrità fisica in vista di un rientro in campo troppo a lungo rimandato. Troppo a lungo atteso. L’ultima apparizione nel circuito del tennista romano è infatti datata 31 agosto: secondo turno degli Us Open, sconfitto (per ritiro, in seguito ad infortunio) dal francese Rinderknech mentre era già sotto di un set e un break.
La distorsione della caviglia in inversione, che gli aveva procurato una rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore, pareva poter essere gestita senza perdere altro prezioso tempo all’interno di un 2023 che già lo aveva visto saltare troppi tornei. Macché. Lo stop a Flushing Meadows non ha fatto altro che aggiornare in senso negativo il bollettino medico del tennista romano, che avrebbe poi chiuso in anticipo l’anno solare senza più rientrare in campo.
Iniziato il 2024 con bellicosi propositi di riprendersi ciò che la sfortuna gli aveva tolto – e scivolato progressivamente oltre la 100esima posizione nel ranking – Matteo Berrettini avrebbe dovuto partecipare al torneo di Brisbane, quello di inizio anno, ma anche lì è arrivato il forfait. Così come ad Adelaide, al Kooyong Classic e soprattutto agli Australian Open, dove era stato già inserito nel main draw accoppiato a Stefanos Tsitsipas per un primo turno, mai giocato, davvero prestigioso.
E così, rinvio dopo rinvio, rinuncia dopo rinuncia, il romano è arrivato a lambire i sei mesi consecutivi di inattività. L’unica buona notizia derivante da uno stop continuativo di 180 giorni avrebbe potuto essere la possibilità di usufruire del ranking protetto, ovvero quel meccanismo che avrebbe consentito all’azzurro di tornare in pista, in un numero limitato di tornei, utilizzando una classifica di gran lunga migliore dell’attuale. Che lo piazza sconsolatamente al numero 128 del mondo.
Non vedendolo nella entry list di Indian Wells, il prestigioso Masters 1000 che prenderà il via il 6 marzo, tutti hanno pensato che nemmeno quello fosse il torneo giusto per rivederlo in campo. Ma si sbagliavano. Tutti ci sbagliavamo.
Con un annuncio affidato alla pagina social del BNP Paribas Open 2024 infatti, gli organizzatori hanno stilato l’entry list del tabellone delle qualificazioni: è apparso a sorpresa il nome di Matteo Berrettini, che quindi proverà a scalare ‘dal basso’ le gerarchie del prestigioso evento californiano. Una grande e gradita sorpresa per tutti i fans, che non vedono l’ora di ammirare, dopo oltre 6 mesi, le gesta dell’azzurro su un campo da tennis.
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