I più accaniti sostenitori del campione azzurro sono rimasti sorpresi dal paragone con Jannik Sinner avanzato dal tennista
E Sinner-mania fu. L’incredibile ascesa del talento altoatesino si sta abbattendo come un tornado sul circuito ATP, in particolar modo dopo l’emozionante cavalcata di Melbourne, conclusa con una vittoria in rimonta – esattamente come fece due anni prima, e contro lo stesso avversario poi, Rafa Nadal – sul cemento della Rod Laver Arena.
Il momento storico ‘scelto’ dal campione di San Candido per imporsi a livello mondiale è stato poi particolarmente propizio per riempire di significati ulteriori le sue vittorie. Del resto siamo alla fine dell’era dei Big Three, questo è chiaro a tutti.
Roger Federer si è ritirato da un anno e mezzo, Rafa Nadal deve dimostrare di poter tornare a livelli di integrità fisica e di competitività accettabili mentre Djokovic…bé Nole è stato battuto dall’azzurro in tre delle ultime quattro occasioni in cui i due si sono incrociati. Niente male come etichetta di ‘talento generazionale’ che molti hanno affibbiato al tennista italiano.
Assieme a Carlos Alcaraz e ad Holger Rune – sebbene il danese sia ancora oggettivamente un po’ indietro, per lo meno a livello di vittorie prestigiose nel circuito – Sinner è dipinto come uno dei dominatori dei prossimi anni. Da grandi responsabilità derivano grandi aspettative, diceva qualcuno, ma così facendo si diventa anche modelli d’ispirazione. Non solo per tennisti apprendisti, ma financo per colleghi professionisti. Uno dei quali, poi, è anch’egli fresco vincitore di un titolo ATP.
Nel suo piccolo – ovviamente il percorso del tennista francese è ben diverso – Ugo Humbert sta vivendo uno dei migliori momenti della sua carriera. Anzi, numeri alla mano, mai il nativo di Metz si era spinto fino alla 18esima posizione del ranking mondiale, una classifica raggiunta all’indomani della sua vittoria nel torneo di Marsiglia. Già, lo stesso a cui avrebbe dovuto partecipare Sinner, che invece ha declinato l’invito suscitando l’ira funesta degli organizzatori.
Nel corso di un’intervista con la stampa del suo paese, il 25enne mancino ha preso a parlare di Sinner additandolo come modello e lanciandosi in paragoni prettamente tecnici che hanno lasciato di stucco i tifosi dell’allievo di Simone Vagnozzi.
“Jannik ha fatto enormi progressi dal punto di vista fisico. Si muove molto bene, apre molto le gambe, e spesso è in posizione aperta. Anch’io ho questa sua qualità di non dare tempo al mio avversario, sia con il dritto che con il rovescio“, ha esordito.
“Fisicamente lui ed io siamo molto simili, perché siamo entrambi molto lunghi. Guardo molto quello che fa. Osservo il suo atteggiamento, è molto calmo, molto concentrato, molto professionale. Il suo gioco è interessante perché è in grado di prendere i primi tiri senza forzare“, ha concluso il transalpino.
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