Ancora brutte notizie per Lorenzo Musetti, che sta vivendo una fase complicata della sua carriera: preoccupazione tra i tifosi
L’Italia tennistica si entusiasma sempre di più per Jannik Sinner, ormai lanciato a essere uno dei fenomeni che domineranno la scena nei prossimi anni, consacrato definitivamente a livello internazionale dopo la vittoria in Coppa Davis e quella agli Australian Open. Nel frattempo, però, altri talenti azzurri sono piuttosto in difficoltà. Del crollo di Matteo Berrettini da due anni a questa parte si è già detto e scritto tutto il possibile, ma anche Lorenzo Musetti non se la passa bene, anzi.
Un calo meno vistoso, quello del toscano, che però da qualche mese non ne azzecca quasi più una. Lo scorso anno si era spinto fino alla 15esima posizione del ranking ATP, ma nella seconda parte della stagione ha inanellato risultati non entusiasmanti. E anche il 2024 è iniziato decisamente non nel migliore dei modi.
Per un giocatore che deve ancora compiere 22 anni, degli alti e bassi sono tutto sommato comprensibili, ma Musetti sembra, attualmente, non riuscire ad accendere più la scintilla e girare quasi a vuoto. La volontà di macinare chilometri sul campo è evidente, Musetti è già al quinto torneo in poche settimane dall’inizio dell’anno (Hong Kong, Adelaide, Australian Open, Marsiglia, Rotterdam), ma i risultati non stanno corrispondendo alle aspettative, anzi.
Musetti, altro ko a Rotterdam: una statistica impietosa, è crisi nera
Musetti è stato battuto al primo turno, in Olanda, al cospetto del padrone di casa Tallon Griekspoor. Avanti di un set, si è fatto rimontare, cedendo al terzo set e perdendo due tie break di fila.
Il toscano ha avuto anche due match point che non ha capitalizzato. E adesso la sua crisi si fa sempre più profonda. C’è una statistica che più di tutte preoccupa: nelle ultime 14 sfide disputate, Musetti ne ha vinte soltanto quattro, il dato peggiore negli ultimi mesi tra i top 30 della classifica. La mancanza di continuità è da imputare a diversi fattori, tra cui un servizio poco efficace e un atteggiamento in risposta troppo passivo, aspetti che si acuiscono in particolare quando si ha a che fare con le superfici veloci.
Il prossimo appuntamento vedrà il carrarino in campo a Doha. Riuscirà, questa volta, a risollevarsi e a ritrovare un rendimento all’altezza del suo potenziale?