Dopo il test in Malesia sono state chiare le dichiarazioni di Marc Marquez sulla sua situazione: forse i suoi tifosi sono rimasti sorpresi.
Il pilota nel 2024 correrà con la Ducati del team Gresini, dopo aver preso la difficile decisione di rescindere il contratto anticipatamente con la squadra ufficiale Repsol Honda. Uno dei trasferimenti più clamorosi nella storia della MotoGP. Tutti sono curiosi di vedere cosa sarà in grado di fare lo spagnolo.
C’è chi si è detto certo che lotterà per il titolo, anche se guiderà una Desmosedici GP23, quindi la moto della scorsa stagione. Si tratta comunque di quella che ha trionfato con Pecco Bagnaia ed è arrivata seconda con Jorge Martin, quindi un pacchetto tecnico competitivo. Ovviamente, correre per una formazione satellite e non per una factory è molto diverso, però il potenziale rimane alto.
Enea Bastianini con Gresini Racing è arrivato terzo in campionato nel 2022 e lo stesso ha fatto Marco Bezzecchi nel 2023 con il team VR46. Ambire alla corona iridata è più difficile, ma l’otto volte campione del mondo avrà la possibilità di togliersi delle soddisfazioni certamente. Dopo anni complicati in Honda, potrà correre più sereno e con qualche pressione in meno.
MotoGP, Marc Marquez: il messaggio dopo il test a Sepang
Marquez aveva sorriso dopo il primo test a Valencia, dove la sua Ducati gli aveva già dato buone sensazioni. Ma attendeva con grande curiosità di testare la moto a Sepang, una pista che non è tra le sue preferite. Nei tre giorni di test ha macinato chilometri alla ricerca del miglior feeling e della giusta velocità.
Il 30enne di Cervera non è ancora riuscito a estrarre la massima prestazione della Desmosedici GP23 e in Spagna il portale Elnacional.cat scrive che ciò ha creato desolazione. Forse la competitività mostrata a Valencia aveva un po’ illuso i tifosi spagnoli, che hanno dovuto ritornare con i piedi per terra dopo le dichiarazioni fatte dal pilota al termine delle tre giornate di lavoro in Malesia.
Infatti, ha dichiarato che gli serve ancora tempo per essere al top con la Ducati. Ha fatto passi avanti, però non è ancora al livello di colleghi ducatisti come Pecco Bagnaia e Jorge Martin, che corrono con una Desmosedici da anni. E per quanto concerne le possibilità di ambire al titolo MotoGP è stato molto chiaro: “Non vinco una gara da due anni, ora non posso pensare al mondiale. Devo iniziare a costruire prima, non si parte dal tetto“.
Nella classifica finale a Sepang era sesto e come passo non è andato male, quindi la situazione non è affatto disastrosa. Semplicemente, chi si aspettava di vederlo subito con i top rider Ducati dovrà attendere. Tra l’altro in Qatar (19-20 febbraio) ci sarà un ultimo test pre-campionato nel quale potrà compiere altri passi avanti in vista dell’inizio delle gare. Serve un po’ di pazienza, dopo tante stagioni sulla Honda RC213V non possono bastare pochi giorni di test per essere immediatamente vincente con una moto completamente diversa.