Jannik Sinner potrebbe non essere in grado di arrivare a tanto: l’annuncio del tennista ha lasciato tutti a bocca aperta
Da una parte c’è chi è convinto che la nuova generazione di talenti sia in procinto di scalzare la vecchia guardia una volta per tutte. Dall’altra c’è chi pensa, invece, che i campioni del passato non siano ancora pronti ad uscire di scena. Che abbiano molto altro da dare e che i giovani farebbero meglio a non cantare vittoria troppo presto, con certi “mostri” ancora in circolazione nel panorama del tennis mondiale.
Perché se è vero, nonché oggettivo, che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno accelerato il ricambio generazionale, è altrettanto vero che non tutti sono disposti a lasciare loro campo libero. Men che meno Novak Djokovic, che si è visto soffiare 2 titoli Slam dall’azzurro e dall’iberico ma che non ha alcuna intenzione di desistere o di darla vinta loro senza combattere almeno un po’. Ed è alla luce di questa sua incredibile resilienza che sono in tanti a pensare che il serbo abbia ancora molte cartucce da sparare. Che finché ci sarà lui nei paraggi, le nuove leve avranno ben poco da stare allegre.
Fa parte di questa fazione, per fare un esempio, Tim Henman, l’ex numero 4 al mondo che oggi allena e forgia i talenti che vogliono affacciarsi sulla scena mondiale. Il britannico, in un’intervista a ‘Sky Sports News’, ha prima spezzato una lancia in favore del nativo di Murcia e del campione di San Candido, salvo poi ritrattare e rilasciare una dichiarazione piuttosto emblematica sul re assoluto del ranking Atp. Siete curiosi di scoprire quale sia il suo pronostico?
Sinner non ce la farà: parola di Henman
Iniziamo col dire che il 49enne di Oxford è certo di una cosa: “Se Alcaraz e Sinner non si infortunano – queste le parole dell’ex tennista inglese – si affronteranno spesso nei tornei più importanti e più belli“. E questa, indipendentemente dai punti di vista, è in effetti una certezza indissolubile.
C’è un però. Henman sembra stimare e ammirare i due giovani portenti che hanno riscritto gli equilibri del ranking mondiale, ma non li crede ancora all’altezza del pluricampione Slam che, a 36 anni suonati, continua ad avere una tempra e una fame di vittoria indiscutibilmente fuori dal comune.
“Avere questi nuovi rivali a un’età così giovane e con così tante opportunità – ha osservato – è estremamente eccitante. Tuttavia, per me Djokovic rimane il giocatore da battere. L’anno scorso ha vinto tre dei quattro tornei più importanti. Per sua stessa ammissione, non ha giocato bene nella semifinale di Melbourne, ma è ancora l’uomo da battere”. Sarà il prosieguo della stagione a dirci se abbia ragione lui o se, invece, Henman abbia preso un granchio “snobbando” così Sinner e il suo amico Alcaraz.