Se ne è andato lasciando un grande vuoto nel cuore dei tifosi che non lo dimenticheranno mai: pesante addio per i fan della Roma
Pubblico finalmente soddisfatto dalle buone prove offerte dalla Roma che dopo l’esonero di José Mourinho sembra finalmente tornata a giocare un calcio piacevole (al netto del ko contro l’Inter). Tutto merito della cura di Daniele De Rossi, tornato a casa non più da giocatore ma da allenatore e ora pronto a riscrivere la storia. Peccato, però, che l’entusiasmo sia stato da poco frenato da una notizia che mai avrebbero voluto ricevere.
Lutto per il mondo giallorosso e per tutto lo sport italiano che nelle scorse ore ha salutato per l’ultima volta un gigante. Un uomo in grado di riscrivere le regole del gioco ricordato da molti come il primo ad aver dato il via all’epoca moderna. Per i tifosi romanisti il suo nome è destinato a riecheggiare nell’eternità.
Roma, intesa come città, ha una tradizione calcistica che in pochi possono vantare e anche se i trofei alle volte scarseggiano, la Capitale vive di questo sport. Dentro e fuori dal campo. Per questo i tifosi finiscono spesso per affezionarsi non solo ai calciatori protagonisti sul rettangolo di gioco ma anche a tutto il resto della cornice.
Questo riguarda tutti gli addetti ai lavori, dai magazzinieri fino ai giornalisti che con passione e professionalità seguono e raccontano a tutti la loro squadra del cuore. Poche altre città hanno un’informazione sportiva così legata ai club come Roma, lo sanno bene i giallorossi che hanno potuto vantare una figura come quella di Alberto Mandolesi. Giornalista e tifoso del club capitolino scomparso all’età di 77 anni. Il pubblico lo ricorderà per sempre come un decano del giornalismo sportivo.
Discorso valevole sia per i tifosi romanisti che molti laziali che, seppur hanno visto in lui un rivale, ne hanno sempre riconosciuto la grande passione per il lavoro e il lutto non può che aver colpito anche loro. Mandolesi è stato uno dei primi a raccontare il calcio locale via radio e questo lo ha anche portato a scrivere la storia. Ad esempio fu proprio lui a raccontare alla città il debutto di una leggenda come Francesco Totti, l’esordio dello storico capitano giallorosso risale al 1993.
Sono passati più di 30 anni e Mandolesi già era lì da un pezzo. Come se non bastasse, la storica voce romanista ha anche avuto il privilegio di intervistare per prima l’allora giovanissimo Totti in rampa di lancio. Ancora oggi era spesso attivo all’interno delle radio e delle tv romane dove continuava a parlare con grande sentimento della sua squadra preferita. Tantissime persone hanno voluto salutarlo nel giorno dell’addio.
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