Marcell Jacobs si racconta in un’intervista dopo essere volato negli Stati Uniti per prepararsi alle Olimpiadi di Parigi: non manca una frecciata piuttosto forte
Un unico obiettivo ha Marcell Jacobs: bissare il successo di Tokyo a Parigi 2024, le Olimpiadi che inizieranno il 26 luglio e si concluderanno l’11 agosto. Non è un’impresa semplice anche perché dopo essere diventato il campione olimpico (quasi) per antonomasia di guai ne hanno dovuti passare, eppure non ci sono dubbi su quello che vuole: farci vivere nuovamente una delle emozioni più grandi e intense che un atleta può regalarci.
Per riuscirci, oltre che superare i fastidi avuti nel corso del tempo, dovrà battere la concorrenza di uno spietatissimo Noah Lyles, campione iridato della specialità a Budapest, e desideroso di portare a casa quattro medaglie d’oro ai giochi a cinque cerchi di quest’estate. “Ha dimostrato di essere in gran forma con un record personale – ha detto il velocista azzurro in un’intervista all’’Associated Press’ -. Sta guadagnando fiducia. Sicuramente entrerà come il favorito. Ma preferisco così. Preferisco quando nessuno pensa che io possa vincere e poi uscire e vincere”. E speriamo che possa farlo, a sorpresa come in Giappone.
Jacobs vuota il sacco: “Ho fatto questa scelta perché non avevo più stimoli”
Nel corso dell’intervista con il giornalista Andrew Dampf, Jacobs ha spiegato anche il motivo che lo ha spinto a cambiare totalmente ambiente prima di un appuntamento così importante come quello delle Olimpiadi.
Da Roma, infatti, il campione olimpionico dei 100 metri è volato negli Stati Uniti: “Stavo perdendo le motivazioni. Avevo bisogno di un gruppo di allenamento in cui potessi confrontarmi ogni giorno con gli altri. Sembra di ricominciare tutto da capo e questo mi ha dato tanta energia e mi ha permesso di allenarmi al 100%”, ha chiarito prima di aggiungere anche anche il cambio di allenatore è stato funzionale a ritrovare la strada che sembrava un po’ smarrita.
“Avevo bisogno di un allenatore che non avesse paura di avere il campione olimpico dei 100 metri nell’anno olimpico“, ha detto Jacobs che poi ne ha approfittato per levarsi qualche sassolino dalla scarpa. “Molte persone anche in Italia mi conoscono solo dalle Olimpiadi, quindi non hanno mai conosciuto la mia storia dietro le Olimpiadi. Non hanno mai seguito l’atletica leggera quindi non mi conoscevano. Non mi seguono davvero. Quindi molte volte dicono: ‘Oh, hai appena vinto le Olimpiadi e sei finito’. Ma non è vero, e non è giusto”, è stata la lamentela che l’atleta italo-americano ha affidato ad Ap.