L’operazione che porterà Hamilton a Maranello nel 2025 non è piaciuta proprio a tutti: l’attacco di un noto volto della F1
Come noto, dopo aver prolungato il contratto di Charles Leclerc, la Ferrari ha deciso di interrompere le trattative per il rinnovo di Carlos Sainz e di ingaggiare Lewis Hamilton. Il campione britannico correrà dunque un’ultima stagione con la Mercedes per poi trasferirsi a Maranello nel 2025, prendendo il posto del pilota madrileno. Quest’ultimo, invece, saluterà il Cavallino per proseguire la sua carriera altrove. Magari proprio a Brackley, andando ad affiancare George Russell. Oppure legandosi all’Audi in vista dell’ingresso della casa tedesca in Formula 1 previsto nel 2026.
L‘operazione realizzata dalla Ferrari ha monopolizzato l’attenzione dell’intero mondo della Formula 1, ricevendo tanti consensi ma anche qualche critica. Nella seconda categoria rientrano le voci di chi ritiene che i vertici della Rossa avrebbero dovuto fare una scelta diversa per il futuro del team. Ovvero, dare fiducia allo spagnolo ed evitare di mettere pressione a Charles Leclerc affiancandogli un personaggio importante come Hamilton.
Hamilton al posto di Sainz, Minardi ‘distrugge’ la Ferrari: le sue parole
Tra coloro che sono dell’avviso che la Scuderia abbia commesso un errore, c’è una figura che ha militato tanti anni nel Circus e ne conosce benissimo le dinamiche: Gian Carlo Minardi, fondatore dell’omonimo team (poi diventata AlphaTauri e da quest’anno Visa Cash App) ed ex esponente della FIA, nonché attuale Presidente del Consiglio d’Amministrazione nella società che gestisce l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. L’imprenditore emiliano ha espresso ampiamente il suo parere nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Resto del Carlino’.
“Se parliamo di marketing è un’operazione brillante, quindi complimenti a John Elkann”, ha esordito Minardi lasciando già intendere di avere qualche riserva sotto altri punti di vista. Il 77enne di Faenza, infatti, ha poi espresso molte perplessità riguardanti l’aspetto tecnico dell’operazione: “Se parliamo di Formula 1 allora la situazione cambia: la Ferrari non è rimasta senza titoli per una generazione a causa di chi era al volante. Ne consegue che Hamilton non è una garanzia di successo, così come non lo era Vettel. In F1 è fondamentale avere una macchina vincente. Una casa non si costruisce dal tetto, ma dalle fondamenta”.
Come vi abbiamo anticipato poc’anzi, Minardi è preoccupato anche per le conseguenze dell’operazione sul morale di Leclerc, il quale recentemente si era visto rinnovare il contratto con la promessa che sarebbe diventato il fulcro del progetto Ferrari. “Passa una settimana e gli mettono accanto una leggenda come Hamilton. Diciamo che c’è più di una stranezza in questa storia. E, in ogni caso, avrei tenuto Sainz”, ha sottolineato il noto volto della Formula 1.
Parole che suonano come un macigno pesantissimo sulla Ferrari, già sotto attacco dei media spagnoli e dei sostenitori del pilota iberico.