Sinner sogna pensando a Rotterdam, mentre Musetti continua a perdere terreno: quanto successo a Marsiglia ha sollevato nuovi interrogativi
La posta in palio è improvvisamente raddoppiata. Nei Paesi Bassi non dovrà più limitarsi a difendere solo i punti della finale messi in tasca lo scorso anno, ai tempi in cui Daniil Medvedev era ancora la sua bestia nera. Sinner dovrà vincere a tutti i costi, perché salire sul gradino più alto del podio di Rotterdam gli darebbe la possibilità di conquistare il terzo posto del ranking Atp.
L’inaspettato ritiro del campione uscente di origini russe ha mescolato le carte in tavola e sul piatto, adesso, c’è un’opportunità senza precedenti. Affermarsi nel prossimo Atp 500 permetterebbe a Jannik Sinner, infatti, di superare, seppur di poco, l’attuale terzo migliore giocatore del mondo. E considerato che la missione dell’anno è quella di avvicinarsi alla vetta, si tratta di un’occasione assolutamente imperdibile. Per riuscirci l’azzurro dovrà prima sfatare, però, un tabù di quelli duri a morire.
La storia del tennis ci racconta che i vincitori degli Slam non riescono a combinare un granché negli eventi immediatamente successivi ai Major. Molti di loro non sopravvivono al primo turno, figurarsi vincere. Ma Sinner ci ha abituati ai “miracoli” e speriamo, quindi, che possa fare un’eccezione e conquistare un nuovo record.
Sinner sogna, Musetti crolla: débâcle a Marsiglia
A Rotterdam, insieme al re di Melbourne, ci sarà anche un altro azzurro in cerca di riscatto. Si tratta di Lorenzo Musetti, reduce da una sconfitta piuttosto dolorosa in quel di Marsiglia. Al secondo turno del torneo, il tennista carrarino nulla ha potuto contro il 66esimo del ranking, il ceco Tomas Machac. Una partita velocissima e per nulla combattuta, nella quale l’italiano ha conquistato solo 5, miseri, game.
Matteo Berrettini, dunque, non è il solo rappresentante del Bel Paese in caduta libera. Musetti non se la passa per niente bene ed è quasi un miracolo, alla luce delle sue ultime prestazioni, che sia ancora il numero 27 in classifica. Qualcosa non va e se ne sono accorti tutti, inclusi i non addetti ai lavori.
E dire che in Francia sembrava partito con il piede giusto e con una missione ben precisa da perseguire: “L’obiettivo è tornare in top 20 prima di diventare padre”, aveva detto l’atleta toscano. Il piccolo Ludovico nascerà nel mese di marzo, ragion per cui è tempo di rimboccarsi le maniche. Se davvero Musetti vuole colmare il gap tra la sua attuale posizione e la top 20, non resta molto. E, da questo momento in poi, dovrà metterci tutto l’amore e il talento di cui è capace.