La conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis per parlare della stagione e della situazione del Napoli ha lasciato tante perplessità e polemiche. La più “infuocata” di tutte è quella legata alle parole di DeLa a proposito della situazione del Bari. Definendolo “seconda squadra” ha acceso un vespaio di polemiche provenienti dal capoluogo pugliese, coi tifosi colmi di rabbia a causa della stagione negativa della squadra (con due cambi di panchina) e sentendosi “traditi” dalla definizione di “seconda squadra” del gruppo FilmAuro. Ma ci sono altri lunghi passaggi della conferenza di De Laurentiis che lasciano perplessi soprattutto sulla situazione del Napoli.
Buona parte della conferenza stampa di ieri, De Laurentiis l’ha passata a “spiegare” quanto accaduto nel cambio di rendimento tra il Napoli dello scorso anno e il Napoli di questa stagione. In particolare, DeLa si è soffermato sugli addii di Spalletti e Giuntoli, senza però mai esporsi sugli errori commessi nella loro sostituzione. Si è invece soffermato su come si è evoluto il suo rapporto do Rudi Garcia, fino al momento dell’esonero. Accampando spiegazioni su punti di vista diversi e motivi “di cuore” come la “juventinità” di Giuntoli, ha eluso le sue stesse mancanze nella ricostruzione di una situazione societaria e tecnica proficua.
Parlare dell’addio di Spalletti e di quello di Giuntoli e, in parte, anche quello di Garcia, in questo momento è l’ultima cosa che serve ai partenopei. Tuttavia, un Napoli 8° con lo Scudetto sul petto non può passare inosservato, anche se giustamente De Laurentiis cerca di difendere le proprie posizioni in merito. Tuttavia, tornare indietro spiegare quei giorni e quelle decisioni rischia di distoglier squadra, ambiente e società dalla ricerca delle soluzioni. L’addio del tecnico e del DS sono problemi ancora presenti e rimasti irrisolti.
Semmai, il momento è quello di trovare delle soluzioni. La conferenza stampa di De Laurentiis, in un momento in cui il Napoli sta riprendendo un rendimento accettabile, rischia di arrivare deleteria. L’ambiente partenopeo ha bisogno di stare in silenzio e reagire, senza creare ulteriori polemiche. Così come accaduto ieri con la questione del rapporto di grandezze tra Napoli e Bari.
Anche perché De Laurentiis aveva già dato parte delle spiegazioni dovute e si era esposto sulla questione Zielinski e sulla situazione di Osimhen prima della fine del calciomercato.
È il momento quindi di reagire rispetto alle difficoltà del Napoli. DeLa dovrebbe limitarsi a prendere atto delle sue responsabilità e cercare delle soluzioni, senza rischiare nuove polemiche.
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