L’ennesimo episodio di violenza contraddistingue (in negativo) i campionati giovanili: fermato un dirigente
Non è la prima volta che abbiamo a che fare con storie di dirigenti che, senza un motivo ben preciso, perdono letteralmente la testa. L’agonismo, a volte, gioca brutti scherzi, ma quando i protagonisti di questi episodi sono persone che in teoria dovrebbero dare il buon esempio, allora l’intero sistema calcio dovrebbe porsi qualche domanda.
Quanto accaduto a margine di una gara regionale nel Lazio dovrebbe far riflettere chiunque, anche chi non ha nulla a che fare con il calcio: ne va dell’educazione dei nostri ragazzi che molto spesso non hanno figure da cui trarre ispirazione. E quindi esagerano coi comportamenti senza tenere conto delle dirette conseguenze.
Durante la gara Juniores si è visto insomma il volto oscuro del calcio giovanile, un volto che ci fa capire quanto lavoro ci sia ancora da fare per estirpare la violenza ingiustificata in campo.
L’ultima gara del campionato Juniores tra Tirreno Sansa e Mentana Calcio si è conclusa nel peggior modo possibile, ossia con un episodio con protagonista un dirigente andato in escandescenza con annesse conseguenze. Sono volati dunque spintoni e soprattutto calci.
Un giovane calciatore del Mentana Calcio è stato colpito da uno dei dirigenti della squadra di casa: quest’ultimo si è avventato con violenza come si evince anche da un filmato circolato sui social. Ne è seguita una rissa violentissima, calmata solo dopo l’azione disciplinare del direttore di gara.
Stiamo parlando non di un caso isolato, ma purtroppo di una grande macchia del calcio giovanile che fin troppo spesso viene macchiato da circostanze di questo tipo. A conferma della tristezza dell’episodio, il Mentana Calcio sui suoi propri profili social ha voluto pubblicare un breve video in cui appunto si vede il dirigente colpire il giovane calciatore.
“Ci troviamo a commentare un episodio grave, gravissimo. Un atto di violenza di un dirigente verso un nostro ragazzo durante la gara del Campionato Under 18 Regionale tra la nostra Società ed il Tirreno Sansa”, scrive la società laziale nel suo comunicato. “Da genitori ed educatori ci sentiamo di denunciare questo episodio in tutte le sedi opportune per allontanare questa persona dai campi di calcio.
Continua: “Vogliamo trasmettere valori e principi ai nostri ragazzi al di là di ogni risultato sportivo. Vogliamo educare prima di allenare. Vogliamo ricordare a tutti che questo è in primis un gioco e tale deve rimanere”.
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