La MotoGP sta andando in una direzione sbagliata? Valentino Rossi si è esposto in modo netto sull’attuale campionato
Valentino Rossi è un pilota che ha vissuto diverse fasi della MotoGP, affrontando i tanti cambiamenti di regolamento e le varie novità tecnologiche apportate ai prototipi. Senza dimenticare le modifiche riguardanti le gomme, fattore sempre decisivo nelle corse.
Il nove volte campione del mondo ha smesso di correre nel 2021, quando le moto avevano raggiunto un alto livello tecnologico, con innovazioni sempre più avanzate soprattutto per quanto concerne l’aerodinamica. Ducati è stata la prima a esplorare in maniera approfondita quest’area, sfruttandola per crearsi un vantaggio. E così facendo ha “costretto” la concorrenza a imitarla per non rimanere indietro.
Le MotoGP sono totalmente cambiate da un po’ di anni a questa parte. E non sono in pochi a pensare che si stia andando troppo oltre con lo sviluppo in ambito aerodinamico. Tra alette e abbassatori la situazione si sta facendo sempre più complessa e salgono anche le spese di ciascun costruttore. Inoltre, in pista ci sono dei problemi sia legati alla sicurezza sia alle maggiori difficoltà nell’effettuare sorpassi.
Valentino Rossi, intervistato da ‘Frankfurter Allgemeiner Zeitung’, ha invitato i vertici della MotoGP a ripensare un po’ al regolamento tecnico per il futuro: “Negli ultimi anni si è spinto molto, Ducati ha alzato il livello. Ci sono prototipi con tanta aerodinamica e sempre più potenza. Sono veramente veloci e credo debbano riflettere attentamente su dove vogliono arrivare. Non possono esagerare. Ritengo eccessive queste velocità di oltre 360 km/h sui rettilinei“.
Rossi ritiene che bisogna fare qualcosa per aumentare la sicurezza del campionato, non è necessario avere prototipi così veloci. L’aerodinamica va ripensata, opinione di tanti. Il problema è che a breve termine non sarà possibile bloccare lo sviluppo in corso. C’è un regolamento tecnico che scade a fine 2026, sarà difficile che i costruttori si accordino per qualche cambiamento anticipato. Solo dal 2027 dovremmo vedere moto più “standard” rispetto a quelle oggi in griglia.
FIM e Dorna Sports potrebbero intervenire utilizzando il tema sicurezza per promuovere qualche modifica già prima, ma rischierebbero uno scontro soprattutto con Ducati, che in questi anni è stata il riferimento in quel settore e che si ritroverebbe danneggiata. Qualcosa verrà fatto sicuramente, però probabilmente potrà essere adottato solo dal 2027.
I costruttori sono in trattativa per stabilire le regole del futuro e su ogni area ci sono tante discussioni da fare, ciascuno ha le proprie posizioni. Oltre all’aerodinamica, anche altri temi sono sul tavolo. Ad esempio, la riduzione della cilindrata dei prototipi, che potrebbe passare da 1000cc a 850cc. Nei prossimi mesi ne sapremo di più.
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