Jannik Sinner e la parola d’ordine confusione. Le dichiarazioni inaspettate hanno scosso il tennista e anche i tifosi
Che Jannik Sinner sia un fenomeno è oramai un dato di fatto oggettivo. Lo dicono i numeri, ma lo dice soprattutto la coppa che ha alzato al cielo in una Rod Laver Arena in festa per lui. Inutile metterlo in dubbio, insomma. Si può disquisire su ciò che ancora può migliorare nell’ambito del suo gioco, ma non sul suo talento: quello, checché ne dicano detrattori ed haters, è assolutamente innegabile.
Ma d’altra parte, se fosse un tennista perfetto in tutto e per tutto, il divertimento sarebbe già finito. Se non ci fosse nulla più su cui lavorare, vorrebbe dire che non sarebbe umano. Invece lo è, sebbene in campo faccia cose che umane non sembrano, e il bello è proprio questo: non sai mai cosa aspettarti da lui.
Non lo sanno gli appassionati e non lo sa neanche Andy Roddick, che è cresciuto a pane e tennis e che di palline e racchette si è “cibato” per decenni. Lui, che ha avuto una carriera straordinaria e il cui nome è impresso a fuoco nel cuore dei tifosi, ne ha sempre per tutti. Ne ha avuto anche per lo stesso Sinner, come si evince chiaramente dalla disamina in cui si è lanciato nel podcast ‘Served with Andy Roddick’.
Sinner confonde Andy Roddick: arrivano dal nulla
Prima ha parlato di Carlos Alcaraz, sottolineando il fatto che il suo servizio “lascia a desiderare” e che è la sola cosa che, nel corso del tempo, non è stato in grado di migliorare. Poi un passaggio al volo su Daniil Medvedev, che a suo avviso è fortemente sottovalutato e che tanto ancora deve e può dimostrare.
Infine, è scoccata l’ora di Jannik, per il quale ha avuto parole estremamente lusinghiere: “Vedo questo nuovo prototipo di tennisti professionisti, super snelli, super atletici, super in forma – ha commentato l’americano – Giocano tutti bene su entrambi i lati. Possono colpire lungo, possono colpire in diagonale. Sinner colpisce in modo aperto, come se fosse una sorta di difesa, ma poi manda dei missili lungo la linea dal nulla“.
“Mi sembra di prendere delle pillole per la pazzia – ha aggiunto, riferendosi scherzosamente allo stile di gioco dell’altoatesino – Quando lo guardo, non ha alcun senso per me”. Si è poi detto preoccupato per Novak Djokovic: “Ha fatto fatica agli Australian Open e sinceramente sono un po’ preoccupato dal confronto con la nuova generazione. Sinner ha dimostrato di prevalere più volte negli ultimi scontri diretti e questo potrebbe avere delle ripercussioni su Djokovic, perché è consapevole di non essere più imbattibile”. Era solo questione di tempo. E sapevamo che prima o poi, complice anche il nostro Jannik, sarebbe accaduto.