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Calcio

Inter, via la paura: la vittoria contro la Juventus conferma la superiorità nerazzurra

L’Inter non può e non deve avere più paura di nessuno. Ieri è arrivata la conferma della superiorità dei nerazzurri su tutte le squadre di Serie A. La gara di San Siro contro la Juventus ha confermato che, nonostante una grande prima parte di stagione, non può assolutamente competere con l’Inter. La squadra di Inzaghi ha dato l’ennesima dimostrazione di forza, con una superiorità tecnica difficilmente rilevabile in altre occasioni dentro il nostro campionato. D’altronde 57 punti su 66 a disposizione non si fanno se non grazie ad una grande superiorità.

Inter, crescita costante

Il livello di consapevolezza dei propri mezzi raggiunto dall’Inter è incredibile. Soprattutto se si pensa al percorso fatto dalla squadra di Inzaghi. Il tecnico piacentino ha investito tante energie per costruire una squadra così solida e convinta dei propri mezzi. È passato attraverso diverse tempeste, tra cui quella dello scudetto perso nel duello col Milan. O quella della quasi fatale crisi di risultati dello scorso anno, che poteva costargli la panchina.

Nelle due stagioni passate Inzaghi ha conseguito trofei, come le Coppe Italia e le Supercoppe o ottimi risultati come la finale di Champions League raggiunta l’anno scorso. Ma anche importanti delusioni, come la sconfitta nella stessa finale o la fatale partita del Dall’Ara nel 2022. Situazioni favorevoli o sfavorevoli da cui Inzaghi ha saputo sempre trarre il meglio. La sua squadra è migliorata imparando dalle vittorie, si è evoluto assorbendo le sconfitte anche le più cocenti. Nel bene o nel male, l’Inter è cresciuto aggiungendo pezzo dopo pezzo qualcosa alla sua solidità. Che questo pezzo fosse di mentalità o un singolo da aggiungere alla rosa, poco cambia. Inzaghi ha saputo dare all’Inter tutto quello che le serviva: fiducia, valorizzazione dei singoli, tecnica, mentalità, intelligenza tattica.

Calhanoglu dominatore del centrocampo

Una menzione speciale senz’altro la merita Hakan Calhanoglu e il lavoro di Inzaghi sul turco. Il centrocampista era approdato sull’altra sponda del Naviglio per fare la mezzala. Ma dopo il calo di Brozovic, prima dell’addio, Inzaghi ha iniziato a credere prepotentemente nella possibilità che Calha diventasse il Maestro d’orchestra di questa Inter. E nel giro di un anno e mezzo il capitano della Nazionale turca è diventato il numero due del ruolo, alle spalle del solo Rodri.

Da ala sinistra atipica con poco dribbling e un piede fatato, a mezzala senza passo, fino a trequartista alle spalle di una punta, ruolo in cui ha fatto vedere le migliori cose al Milan, Calhanoglu aveva impressionato sempre per il suo piede destro. Oggi impressiona per dinamismo, lettura delle situazioni con possesso e senza possesso, visione di gioco e aggressività nell’interdizione. È un “vertice basso” completo, dotato di personalità e cattiveria, qualità morali che in molti dicevano sostenevano difettasse. Ieri è stato semplicemente dominante in ogni aspetto del gioco e gli oltre 100 passaggi, tra cui quello magnifico per Dimarco che crea la prima grande occasione dell’Inter, lo rendono a tutti gli effetti il miglior prodotto dell’era Inzaghi nella Milano nerazzurra.

La strada dell’Inter verso lo Scudetto

Siamo solo a febbraio, mancano 15 gare (16 nel caso dell’Inter), ma la strada sembra tracciata così come era stata immaginata a settembre. In molti pensavano che l’Inter potesse fare una stagione come quella del Napoli, ma Max Allegri ha “rovinato” i piani costruendo una Juventus piena di entusiasmo. Una resistenza quella della Juve che fino a domenica scorsa sembrava potesse durare fino alla fine. Ma sono emersi i limiti già evidenziati della Juve 23/24 che della mancanza delle Coppe ha fatto una forza sul campo, ma fuori ne ha subito le conseguenze non potendosi rinforzare come Milan e Inter.

Insomma, oggi i nerazzurri non devono più avere paura. Nella serata di San Siro hanno ribadito il concetto dell’essere più forti e hanno messo la strada per lo scudetto in discesa. All’Inter basterà essere sé stessa sempre e non ci saranno avversarie. É stata ieri sera ed è stata durante tutto il torneo la miglior squadra in sotto ogni aspetto del gioco.

Stefano Francesco Utzeri

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