Lewis Hamilton ha deciso di passare in Ferrari nel 2025, come ultima avventura della sua carriera in Formula 1: un giudizio stronca la scelta della Rossa
Hamlton sta cercando riscatto dopo le ultime due deludenti stagioni. Guardando la mossa dall’ottica di Maranello, può essere effettivamente lui l’uomo giusto per tornare sul gradino più alto del podio?
Se sarà una mossa vincente lo scopriremo solo fra un paio d’anni, al termine della sua prima stagione in rosso, ma di certo Hamilton in Ferrari è una notizia che non può lasciare indifferenti. Il fenomeno di Stevenage ha deciso di sposare una nuova sfida, abbracciando il progetto di Maranello e provando ad inseguire l’ottavo titolo mondiale proprio con il Cavallino Rampante. Sarebbe un traguardo particolarmente evocativo se il record di Schumacher dei sette titoli venisse infranto proprio da Lewis con la squadra che ha reso famoso ilk Kaiser.
Di certo non può non esserci anche una forte componente di marketing in questo tipo di matrimonio sportivo, tanto da poter attrarre anche una marea di sponsor. Il pilota più forte e titolato con il team dal maggior fascino. Una storia che si ripete dopo Lauda, Prost, Schumacher, Alonso e tanti altri. La Formula 1 potrebbe chiaramente avvantaggiarsi di questo nuovo acquisto, soprattutto in termini di appeal e magari con la speranza di rivivere un campionato avvincente come quello del 2021, con un testa a testa furibondo tra Hamilton e Verstappen.
Hamilton in Ferrari, il parere di Jarno Trulli: “Un’operazione che fa più bene a Lewis”
Non tutti sono però convinti che la Ferrari abbia effettivamente fatto bene ad ingaggiare Hamilton in questa fase della sua carriera. Nel 2025 Lewis avrà 40 anni compiuti e di certo non può essere considerato al top della sua esperienza in Formula 1. Discorso diverso se invece la guardiamo dalla prospettiva del #44, affamato ancora di successi e convinto che l’era Mercedes sia ormai alle spalle.
In una bella intervista ai colleghi di Repubblica, Jarno Trulli ha parlato proprio di questo, di prospettive e convenienze. Uno degli ultimi piloti italiani in Formula 1 è piuttosto sicuro in merito: “Questo accordo fa più bene a Lewis che alla Ferrari”.
“Realizzerà il suo sogno di correre con la scuderia di Maranello, tanto quello che doveva vincere l’ha già vinto”. Discorso diverso invece per Leclerc, che secondo Trulli vivrà un bel termine di paragone per capire il suo reale potenziale. Se verrà battuto da un Hamilton a fine carriera rischia di vedere ridimensionate le proprie ambizioni.