Nelle scorse ore è arrivata la notizia che conferma lo stop definitivo: il Mondiale di Formula 1 è ormai saltato
Sono stati senz’altro giorni carichi di emozioni per i fan della Formula 1, tra i rinnovi di Leclerc e Norris e l’annuncio di Lewis Hamilton in Ferrari dal 2025. Novità che hanno ovviamente aumentato l’attesa, già spasmodica, per il Mondiale 2024, dove si spera che Mercedes, McLaren e la stessa Rossa di Maranello siano riuscite a ridurre il gap con la Red Bull.
Ma proprio in questi giorni sono arrivati anche alcuni ‘stop’ in Formula 1 che stanno facendo discutere. Si è parlato molto dell’addio al Gran Premio di Barcellona, che dal 2026 dovrà fare posto al ritorno del GP di Madrid: tuttavia c’è un’altra notizia che sta creando un certo dibattito sui social. La F1 ha infatti deciso di bocciare definitivamente l’ingresso del Team Andretti nel Circus.
Una decisione che ha spiazzato molti appassionati, tenendo conto che solo qualche mese fa la FIA aveva dato l’ok all’entrata della scuderia di Mario Andretti come undicesimo team di Formula 1. Ma cosa ha portato a questo rifiuto? Liberty Media ha motivato la scelta spiegando che l’ingresso del team dell’ex campione del mondo di F1 non avrebbe portato alcun beneficio al Circus e non può essere considerato un valore aggiunto. In più, sempre secondo Liberty Media, il Team Andretti non è riuscito a dare alcuna garanzia di competitività.
Formula 1, salta il Mondiale: decisione presa, tifosi spiazzati
In realtà sembra proprio che sia passata la linea degli altri team di F1, che fin da subito hanno espresso le loro rimostranze all’idea di un allargamento a 11 team a partire dal 2026. Più squadre nel Circus significa infatti dover spartire ulteriormente il denaro derivante da diritti TV, sponsor e premi.
Secondo l’ex pilota indiano Karun Chandhok si tratta di una mossa comprensibile da parte della F1, ma al tempo stesso questa scelta può portare dei rischi in futuro. Intervenuto su X/Twitter, Chandhok – che oggi si fa apprezzare come commentatore televisivo – ha spiegato che la decisione sembra una mossa politica per spostare la questione al prossimo Patto della Concordia del 2026, che farà diventare la F1 un gruppo ancora più chiuso.
L’intenzione è infatti quello di limitare la griglia di partenza a soli 10 team, mentre attualmente il limite massimo è di 12 scuderie. Proprio questa mossa, secondo l’ex pilota indiano, comporta dei rischi non banali per la F1. Chandhok fa presente che di fronte a una crisi globale, come accaduto nel 2008, i team esistenti non ci mettono molto a lasciare il Circus. “L’apertura a più squadre – sottolinea il 40enne – attenua questo rischio“.