Jannik Sinner è il nuovo fenomeno del tennis mondiale e ora i paragoni si sprecano: questa volta sono tirati in ballo addirittura Federer e Nadal
L’Australian Open vinto da Jannik Sinner rischia di essere solo il primo Slam di una lunga serie, vista anche la serietà con cui sta continuando a lavorare il ragazzo di Sesto. I suoi idoli potrebbero spingerlo oltre ogni limite.
Il tennis italiano attendeva l’esplosione di un talento del genere da circa mezzo secolo. Troppo tempo era passato dalle imprese di Pietrangeli prima e Panatta poi. Il nostro movimento aveva bisogno di una stella cometa da seguire, che potesse attirare ancor di più i giovani verso la racchetta. Jannik Sinner è tutto questo e con i suoi 22 anni lascia presagire un futuro radioso davanti a sé.
La Coppa Davis prima e l’Australian Open poi sono solo un percorso di crescita implacabile che potrebbe portarlo a raggiungere anche la prima posizione del ranking Atp. Nessun italiano è mai riuscito in tale impresa, ma è anche vero che nessuno dei nostri era riuscito ad imporsi a Melbourne prima d’ora. Jannik sembra nato per riscrivere le statistiche e segnare dei record che rimarranno impressi per sempre nello sport del Bel Paese.
Se consideriamo anche quali possono essere in futuro i suoi avversari c’è da essere ottimisti, anche perché all’orizzonte non si vedono scogli insormontabili.
Sinner e Alcaraz come Federer e Nadal: l’opinione di Paolo Bertolucci
La rivalità più grande che il tennis potrà regalare nei prossimi anni è di certo quella tra Alcaraz e Sinner, con forse l’inserimento di Rune. A qualcuno, visto anche il bellissimo rapporto di amicizia che esiste tra i due (Carlos è stato tra i primi a congratularsi con lui dopo la vittoria in Australia) ricordano Federer e Nadal. Una rivalità genuina che ha alimentato il tennis per 15 anni, regalando tra le pagine più belle della storia di questo sport.
Parlando proprio di questo in una recente intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, Paolo Bertolucci ha dichiarato: “Entrambi possono far rivivere la rivalità più bella, quella tra Federer e Nadal. Loro hanno la stessa empatia e giocano per superarsi ma con grande rispetto l’uno verso l’altro”. Insomma in tal caso il tennis sarebbe davvero in ottime mani anche per gli anni a venire, per il bene dei diretti interessati e soprattutto degli appassionati.