Jannik Sinner, per due giorni di scena a Roma per impegni di stampo istituzionale, è sulla bocca di tutti per l’ultimo annuncio
La sensazione è che qualunque cosa avesse deciso di fare, sia che fosse stato prendere la strada A in luogo della B o viceversa, avrebbe comunque trovato i suoi detrattori pronti a criticalo. Per Jannik Sinner è stato così quando, a settembre, ha rinunciato a rispondere alla convocazione Davis di Bologna perché ‘troppo stanco’ dopo gli Us Open.
In quell’occasione l’altoatesino fu criticato apertamente per la scelta, salvo poi incassare i complimenti dell’Italia intera per la prima impresa dell’ultimo trimestre del 2023, quella ottenuta a Pechino. Un torneo che per l’appunto avrebbe magari non vinto se avesse stressato il suo fisico giocando nel capoluogo emiliano.
Il ‘fattaccio’ di Bologna, oltre a scatenare un vespaio di polemiche da parte di parecchi tifosi italiani, fu stigmatizzato pesantemente anche da Nicola Pietrangeli, forse la più grande leggenda del tennis azzurro, che addirittura arrivò ad invocare la squalifica per chi avesse deciso di non rispondere alla convocazione con la maglia azzurra. Per poi magari, nello stesso periodo o poco dopo, disputare i tornei del circuito ATP.
Il bicampione al Roland Garros nel 1959 e 1960 non nominò esplicitamente il nativo di San Candido, ma la tempestività, invero pessima, della sua uscita, lasciò intendere che nel mirino c’era proprio il talento altoatesino.
Tornando all’ultima decisione presa dal fresco campione di Melbourne, quella relativa alla partecipazione al Festival di Sanremo in qualità di ospite, rischiamo di vedere un film già visto.
Sinner-Sanremo, l’annuncio non lascia spazio a dubbi
Il tennista ha ufficialmente chiuso le porte all’Ariston con poche, stringate, parole. In pieno stile Sinner, insomma. “Sanremo? Non ci andrò. Farò il tifo da casa. È un evento bello ma dopo questi giorni guardo in avanti e quando dovrei andare a Sanremo sarò già a lavorare“, ha dichiarato il campione. Apriti cielo.
La schiera dei delusi, quelli che, ubriachi di Jannik, avrebbero voluto vederlo e sentirlo parlare durante la celebre kermesse canora, è numerosa. Ma Sinner stavolta può vantare anche degli illustri addetti ai lavori che appoggiano senza mezzi termini la sua decisione.
Oltre ad Angelo Binaghi, il numero uno della Federtennis e Padel, c’è anche il giornalista Cristiano Gatti del Corriere dello Sport. Un personaggio mai banale, che già in passato aveva usato la sua tagliente ironia con l’intento di esaltare la ‘straordinaria normalità del 22enne Sinner’. Ecco il suo pensiero, riportato dall’account X di ‘TuttiConvocati’: “Non trovo disdicevole se Sinner va a Sanremo, ma dobbiamo riconoscere che il no è significativo. Sembra quasi un battesimo profano se vai da Vespa o da Amadeus. Non è stato eroico a dire no, ha semplicemente fatto quello che si sentiva, è questa la novità”.