ESCLUSIVA SI Binkin: “Sudafrica può fare come noi nel ’96. Mokoena? Dopo il Marocco mi ha detto…”

Delle già tante rumorose eliminazioni di questa edizione della Coppa d'Africa, la prematura uscita dai giochi del Marocco è sicuramente una di quelle che desta più clamore. Oltre che per le grandi attese intorno alla squadra di Regragui dopo il grande risultato del Mondiale, ha suscitato sorpresa il fatto che il suo carnefice sia stato il Sudafrica, arrivato in Costa d'Avorio probabilmente senza troppe pretese di arrivare in fondo alla competizione, trovandosi invcece con pieno merito ai quarti di finale.

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto l'agente di mercato Glyn Binkin per parlare dell'impresa della squadra di Broos. Binkin rappresenta molti giocatori sudafricani che fanno parte della Nazionale, fra i quali Mokoena, autore del definitivo 2 a 0 allo stesso Marocco con una magistrale punizione; inoltre il procuratore ha ricoperto all'interno della stessa nazionale sudafricana il ruolo di responsabile amministrativo.

Quanto entusiasmo c'è in Sudafrica dopo la grande vittoria contro il Marocco?

"Il Sudafrica è una nazione che ama il calcio, quindi il risultato dell'altro giorno è stato accolto con grande gioia dalla gente. La nazionale di calcio non ha ottenuto grandi successi dai tempi della vittoria in Coppa d'Africa nel 1996 (quando io ero responsabile amministrativo della nazionale) e da allora la squadra ha lottato per riconquistare quel livello. Negli ultimi anni sono arrivati risultati importanti".

Che tipo di crescita c'è stata?

"Sotto la guida dell'allenatore Hugo Broos ci sono stati segnali che la squadra fosse molto unita nel voler raggiungere il successo. I tifosi lo hanno capito ed hanno fiducia. La squadra è arrivata al torneo senza grandi aspettative nell'ambiente e man mano che il torneo è andato avanti questa fiducia è cresciuta. Va poi considerata una cosa".

Ovvero?

"Lo sport numero 1 qui è il calcio. Quando le squadre di rugby o cricket vincono, di conseguenza poi c'è una maggiore pressione affinché la squadra di calcio faccia lo stesso. In questo momento i tifosi sono molto contenti del crescente slancio che stanno notando di partita in partita".

In questa edizione si nota che il calcio africano è cresciuto molto anche nelle Nazionali meno blasonate?

"Credo che in Africa il calcio sia come una religione e ovunque si viaggi nel continente le persone hanno l'amore per due cose in comune: lo sport (prevalentemente il calcio), e l'intrattenimento (prevalentemente la musica). Vedere il successo dei singoli giocatori africani nei principali campionati europei è una testimonianza della crescita e non ho dubbi che negli anni a venire una squadra africana vincerà la Coppa del Mondo. In Qatar il Marocco si è comportato davvero bene, il che ha reso la vittoria del Sudafrica dell'altro giorno ancora più significativa".

Che aria si respira fra lo staff ed i giocatori?

"Ora c'è sempre più fiducia di poter arrivare fino in fondo, ma allo stesso tempo sono molto concentrati sul compito da svolgere e affrontano una partita alla volta. Questa edizione ha dimostrato che anche le cosiddette favorite possono essere eliminate dalle “piccole”, il che è di buon auspicio per il successo del calcio africano nel suo insieme".

Cosa le ha detto Mokoena dopo il gran gol su punizione?

"Teboho era molto contento del gol e della propria prestazione, ma ancor più soddisfatto del risultato della squadra. Non abbiamo dubbi sulle sue capacità e ancora di più sulla sua capacità di competere nei massimi campionati del mondo, quindi una buona prestazione della nazionale sudafricana aiuta anche ad aumentare il suo valore e mostra come lui (e la squadra) possano tenere duro. Affrontare le più grandi squadre del continente. Teboho lavora molto duramente su di sé: il gol e la prestazione sono solo la ricompensa per il suo duro lavoro e la sua dedizione alla causa".

Lui, Modiba e gli altri talenti sudafricani potrebbero venire a giocare in Europa?

"Dopo il successo in Coppa d'Africa del 1996, molti giocatori sudafricani si sono trasferiti in Europa, ma da allora la mancanza di un vero successo da parte della nazionale, di un campionato nazionale finanziariamente forte e di uno sforzo simultaneo da parte dei paesi europei di concentrarsi sullo sviluppo dei propri talenti cresciuti in casa, ha reso sempre più difficile il trasferimento in Europa. Tuttavia…".

Tuttavia?

"Questo torneo ha dimostrato ancora una volta quanto bravi possano essere i giocatori sudafricani sui palcoscenici più prestigiosi e sono fiducioso che sempre più giocatori possano finire in Europa negli anni a venire. Ogni calciatore sogna di andare nei migliori campionati del mondo e loro non sono diversi. Sono sicuro che una combinazione fra il loro talento ed una Nazionale di successo aprirà loro ulteriormente le porte. Inoltre, le vittorie di squadre come il Mamelodi Sundowns Football Club nel continente africano, aiuta a commercializzare i giocatori e il loro talento".

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