ESCLUSIVA SI Agente Kouda: “Resta allo Spezia e lotterà per la salvezza”

Non è una stagione facile questa dello Spezia, retrocesso in Serie B lo scorso giugno a seguito dello spareggio contro il Verona. Fino a questo momento del campionato, i liguri hanno immagazzinato solo 20 punti, frutto di 4 vittorie, 8 pareggi e 10 ko. A ogni modo, sabato pomeriggio la squadra di D'Angelo ha conquistato un importante successo per 3-2 in casa del Pisa. 

Tra i marcatori è figurato anche Rachid Kouda, centrocampista offensivo classe 2002 e una delle poche note positive di questa annata degli aquilotti. Fino a questo momento, il giocatore vanta 22 presenze totali con 2 reti e 2 assist. 

Sportitalia.com ha contattato in esclusiva Domitien Nzale, agente del calciatore ex Caratese e Picerno. 

Si aspettava una stagione così importante di Kouda? 

"Come ho già avuto modo di dire, a livello tecnico e di atteggiamento non avevo dubbi, conosco troppo bene Rachid. Temevo un po' di più l'aspetto agonistico, perché chiaramente in Serie B ci sono ritmi molto diversi dalla C, e in questo devo dire che sono stato il primo a essere rimasto stupito". 

Peraltro, sta emergendo in uno Spezia in grande difficoltà, nonostante a nomi abbia la rosa sia da primi due posti in classifica. 

"All'inizio infatti non era neanche partito per fare il titolare. L'ex allenatore Alvini lo aveva voluto fortemente e lo ha inserito a piccoli passi, colgo l'occasione anche per ringraziare la dirigenza spezzina: la trattativa è stata veloce anche grazie al loro interesse e alla loro professionalità. Peccato solo per i risultati sul campo della squadra". 

C'erano in estate altri club interessati a Kouda? 

"Mi avevano contattato diverse società di Serie B: il Modena, che già sei mesi prima si era interessato ma poi non concludemmo la trattativa, l'Ascoli, il Palermo e il Catanzaro. Mentre in Serie A lo rivoleva il Cagliari. Ma abbiamo scelto lo Spezia sia per Alvini, che lo riteneva adatto al suo gioco, sia perché veniva dal massimo campionato e stava costruendo una rosa molto importante. In ogni caso nessun rimpianto: Rachid è in una piazza molto importante". 

Quale è la sua migliore qualità? 

"Ha fatto un settore giovanile molto importante tra le fila dell'Atalanta. Oltre ad avere un talento innato, è estroso e una gran bella attitudine ad attaccare. È un giocatore bello da vedere e con grandi margini di miglioramento". 

Alla luce del suo rendimento, dica la verità: ci sono state società che l'hanno contattata in queste settimane? 

"Certamente, club sia esteri che italiani. Ma alla fine, anche parlando col direttore sportivo Melissano, abbiamo ritenuto entrambi che sia meglio concludere la stagione allo Spezia. Che sta lottando per la salvezza, cosa che spero davvero la squadra raggiunga senza troppe sofferenze". 

Proprio nell'ultima partita di Pisa, Kouda si è infortunato per uno stiramento. Tra quanto lo rivedremo in campo? 

"Rimarrà fermo di sicuro per un mese e mezzo, ha avuto uno stiramento di secondo grado. Ma ora deve stare tranquillo, sono cose capitano nel calcio". 

Andando più a ritroso, come ha conosciuto il suo assistito? 

"Per me Rachid è come un figlio, siamo di fatto cresciuti assieme. Lo vidi per la prima volta quando aveva dieci-undici anni in occasione di un torneo a Giussano: lui giocava con l'Atalanta e quel giorno sfidava il Milan e, per l'età che aveva, in campo faceva delle cose incredibili. Non avevo dormito quella notte ripensando alle sue giocate. Così il giorno dopo conobbi i suoi genitori, bravissime persone, e di lì a pochissimo diventai il suo agente. Anche io avevo appena iniziato questo percorso. Dopo l'Atalanta è stato in Serie D alla Caratese e come fuoriquota ha fatto bene, successivamente nella Primavera del Cagliari, di cui ringrazio Conti e Carta. Ma poi i sardi non lo riscattarono e quindi la precedente esperienza al Picerno in Serie C. Sono tuttora molto grato al tecnico Emilio Longo per quanto ha saputo lavorare bene con Rachid".

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