Weekend negativo in quel di Torino, sponda bianconera. Il pareggio interno con l’Empoli potrebbe aver lasciato pesanti strascichi. L’annuncio
Lo sguardo truce sui volti dei giocatori della Juventus dopo il pareggio siglato da Baldanzi per l’Empoli la dice lunga su quel che potrà essere il prosieguo del campionato per la squadra di Allegri. Due punti persi che si presume possano costare caro nell’estenuante testa a testa con l’Inter che determinerà i campioni d’Italia della stagione corrente.
Il tutto è ovviamente anche subordinato alla sciagurata espulsione rimediata dal centravanti polacco Arkadiusz Milik al diciottesimo minuto di gioco del primo tempo, cosa che ha costretto i bianconeri a giocare per oltre un’ora in inferiorità numerica. La decisione del direttore di gara Livio Marinelli risulta però essere immarcescibile nonché ineccepibile.
Emergente arbitro dalle buone prospettive, Marinelli ha affrontato la sua settima direzione stagionale con abilità tecnica e disciplinare. Non vi è alcunché da discutere in merito alle sue decisioni neppure sull’episodio di maggior rilievo che ha visto protagonista Milik, cacciato dal campo per un intervento su Cerri nei primi minuti della partita.
La velocità, l’atteggiamento e il punto di contatto sopra alla caviglia dell’avversario hanno configurato il gesto come un grave fallo di gioco. La decisione iniziale di ammonizione è stata rivista attraverso l’On Field Review, giustificando il cambio da cartellino giallo a rosso.
Decisione giusta su Milik: azione definita ‘folle’
Pur non avendo colto la dinamica dell’azione direttamente sul campo, l’arbitro si trovava piuttosto distante concentrandosi sulla situazione a centrocampo, il tutto risulta comunque essere il classico caso in cui un attaccante, nel tentativo di allungare il pallone, commette un fallo di questo tipo, dimostrando la sua mancanza di abitudine nella fase difensiva.
Della vicenda ne ha parlato anche Guido Vaciago, attuale direttore di Tuttosport, che ha espresso la propria opinione sul social network oggi conosciuto come X. Nel suo recente spunto infatti si legge: “Ad Allegri forse è sfuggita un po’ di mano la situazione, visto le scelte che ha fatto. Il fallo di Milik è una cosa folle. Era da un po’ che arrivavano in ritardo i giocatori bianconeri, è come se non ci fossero con la testa”.
Una prospettiva dalla quale è impossibile dissentire. Quella precisa azione di gioco non può che essere catalogata come tale, ovvero ‘folle’, specie se si considera il danno arrecato alla propria squadra, ora finita al centro di una bufera, in relazione all’esperienza internazionale di chi lo ha commesso, un calciatore ormai prossimo al compimento dei trent’anni.