Le dichiarazioni del coach di Sinner, uno dei tennisti più forti al mondo, hanno spiazzato tutti, Nessuno se le aspettava.
Il tennis italiano ha trovato un giocatore in grado di regalare grandi soddisfazioni. Stiamo parlando di Jannik Sinner, trascinatore della nazionale azzurra all’ultima Davis Cup e capace di battere il numero uno al mondo Djokovic per tre volte di fila. L’ultima, una vera e propria impresa, agli Australian Open.
Il tennista serbo, a Melbourne, ha trionfato dieci volte e, prima della sconfitta contro Sinner, aveva vinto trentatré partite consecutive. A rendere l’impresa ancora più epica il fatto di non aver concesso nessuna palla break a Djokovic, la miglior risposta del circuito tennistico. Una vittoria vista come una sorta di passaggio di consegne anche se, da questo punto di vista, la cautela è d’obbligo: Sinner ha tutto per diventare il più forte di tutti ma bisogna fare un passo alla volta senza affrettare quello che sembra il naturale sviluppo delle cose.
Classe 2001, Sinner ha già un bagaglio tecnico importantissimo: l’azzurro può mettere in difficoltà l’avversario con il servizio (migliorato tantissimo nelle ultime partite), con il dritto, grazie al rovescio ma anche tramite il gioco da fondo campo. La sensazione è che ci siano ancora margini di miglioramento e questo fa sognare tutti i tifosi azzurri. Ecco perché lasciano senza parole le dichiarazioni del coach del tennista altoatesino.
Sinner, parla il coach: “Non ci pagano abbastanza”
Nella conferenza post semifinale ha parlato il coach di Sinner, Darren Cahill. Queste le sue parole: “Com’è allenare Jannik? Fa schifo e non ci pagano abbastanza“. Dichiarazioni che hanno scatenato le risate dei giornalisti a certificare il tono, ironico, con cui queste parole sono state pronunciate. Cahill ha poi continuato: “Ci fa lavorare duro e si diverte a portarci via soldi giocando a carte“. Una conferenza dal tono decisamente spensierato dopo l’impresa, sul campo, realizzata da Sinner.
Darren Cahiil ha anche sottolineato di avere un ruolo più marginale mentre ci pensa Simone Vagnozzi a seguire Jannik sul campo. Ecco le parole del coach a Repubblica: “Sinner è nato in una parte seria dell’Italia e si vede questo aspetto del giocatore ma parliamo di un ragazzo che vuole sempre un sorriso“. Questa stagione può essere quella della definitiva consacrazione del tennista italiano.