Si apre un altro capitolo, uno dei tanti, nella grande serie che la MotoGP regalerà quest’anno: l’arrivo di Marc Márquez alla Ducati rimescola le carte
Non passa giorno senza che emergano nuove informazioni relative a Marc Marquez e al suo arrivo nel team Gresini Racing. A Borgo Panigale erano consapevoli già in tempi non sospetti che, dopo l’annuncio della rottura tra la Honda e il classe ’93, l’arrivo del catalano avrebbe suscitato molta più attenzione mediatica e puntato i riflettori su di loro. E così è stato costantemente fin dalla sua ufficializzazione.
Siamo nell’anticamera di quello che sarà il campionato del mondo di quest’anno, periodo che come sempre è in grado di generare tanta attesa, dunque è tempo di presentare ufficialmente team e piloti. Lo scorso 20 gennaio sono stati i faentini a presentare i fratelli Márquez e pochi giorni dopo è stata la volta della squadra ufficiale, il Ducati Lenovo Team.
Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini saranno i piloti ufficiali nel 2024, ma è stato l’immarcescibile Marquez ad attirare tutta l’attenzione dei media, nonostante non fosse presente. Come si suol dire: quando il gatto non c’è i topi ballano! Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, non ha esitato a parlare dell’arrivo di questa incommensurabile star.
Durante la presentazione della squadra ufficiale Ducati, Domenicali ha infatti proferito tali parole in un’intervista sulla piattaforma DAZN: “Marc Márquez è un pilota che non ha bisogno di presentazioni. Già dai test di Valencia era molto veloce. Sono sicuro che riuscirà a vincere delle gare e sarà un candidato al titolo”.
Il marchio italiano, non poteva essere altrimenti, ha voluto osannare quanto più non poteva il classe ’93. D’altronde i suoi numeri lo confermano: stiamo parlando di ben otto titoli mondiali da annoverare in bacheca, dei quali sei addirittura nella categoria maggiore. Nonostante gli sia stata affidata una moto ‘datata’ rispetto a quella di Bagnaia, Bastianini, Jorge Martín o Franco Morbidelli, gli esperti collocano Márquez come uno dei principali candidati al titolo.
Altrettanto fa lo stesso Domenicali, consapevole delle doti del classe ’93 a bordo di una moto competitiva, quella che vinse il Mondiale pochi anni or sono. Inoltre, l’amministratore delegato italiano ha assicurato che la lotta tra Márquez, Bagnaia e il resto dei piloti della scuderia di Borgo Panigale sarà completamente aperta.
Sono queste le parole sorprendenti di Domenicali: “Fa parte della filosofia Ducati. Tutti i dati di tutti i piloti sono condivisi. Quindi Bagnaia vedrà come guida Márquez e Marc vedrà come guida Pecco. Per Ducati sarà molto utile vedere come guida Márquez, per capire come migliorare la moto poiché è un pilota con molta esperienza e molto talento”.
“Marc è un pilota del team Gresini e noi supportiamo tutti i nostri piloti. – ribadisce con fermezza Domenicali – Saranno in grado di gareggiare tra loro, in modo corretto. E che vinca il migliore”. La lotta è aperta.
Da questa situazione che la Ducati ha voluto delineare in maniera chiara e limpida, tutte le parti coinvolte potranno trarre vantaggio per superarsi a vicenda. Una lotta nella quale dovrebbe entrare anche Jorge Martín, attuale vicecampione del mondo e che vuole dimostrare agli italiani di essere l’ideale per occupare un posto nella squadra ufficiale.
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