La conferma su Agnelli. Chi davvero prenderà Osimhen. Chi aspetta Mourinho

Non più tardi di un mese e mezzo fa, editoriale del 16 dicembre, raccontavo la presa della Continassa che preparava Andrea Agnelli, il piano a lungo termine che stava pensando per riprendersi la Juventus, aspettando di capire i tempi di riduzione della squalifica e la sentenza Superega. Un piano che al momento prevedeva l’appoggio di fondi arabi a un fondo guidato dall’ex presidente Juve, comunque una ipotesi di strategia ancora tutta da realizzare. Quel che è certo è che da 1 anno a questa parte nessuno aveva ipotizzato un rientro di Andrea Agnelli dalla porta principale. Poi venerdì, in una intervista non casualmente tronfia e ovviamente autoassolutoria rilasciata da Agnelli stesso al Financial Times, a precisa domanda l’ex presidente rispondeva di “non escludere il ritorno alla Juventus”, e questo come raccontavamo forte di una sentenza Uefa che gli ha restituito un minimo di posizione internazionale.

Non accadrà domani né dopodomani, ma proprio uno degli effetti collaterali della SuperLega è aver restituito un campo da battaglia ad Andrea Agnelli per riprendersi la propria creatura.

Con molta schiettezza, ma anche intelligenza vista l’ultima improvvida intervista di Osimhen, ha ammesso De Laurentiis che Osimhen in estate andrà via. Fatto salvo che certificarlo già adesso mette in dubbio il rendimento dei prossimi mesi, e inficia anche un poco la forza di vendita qualora non si presenti nessuno con la clausola in mano, tuttavia da un lato è quasi essersi toltii un peso.

Per De Laurentiis le contendenti sono Real Madrid, PSG, le inglesi. Era prevedibile, e non è detto che DeLA abbia menzionato le probabili, ma solo le possibili. Con in corpo già il gioiellino Endrick, il Real Madrid sembra voler garantire quella spesa solo per Mbappé, anche se qualora non dovesse arrivare il centravanti allora sì che necessiterebbe. Viene da dire o Real Madrid o PSG a seconda di dove Mbappé decida di andare. Ma è vero che Osi non si stanca di indicare la Premier, il vero punto di riferimento per ogni nigeriano. Cinque le pretendenti per capacità economiche: City, United, Liverpool, Chelsea e Arsenal. Il City togliamolo, è già a posto. Lo United teoricamente avrebbe Hojlund, ma qua si tratta di altro cabotaggio. Il Liverpool sarebbe fornito, a meno che il sostituto di Klopp non si sbarazzi di Darwin Nunez e chieda il nigeriano. Il Chelsea sarebbe a posto, ma è anche quella squadra che non ci pensa due volte a fare una rivoluzione e venderne due per virare su Osimhen. E poi c’è l’Arsenal che queste spese non le ha mai fatte, ma avrebbe sia le possibilità che lo spazio. Verrebbe da dire che la la prossima squadra di Osimhen sarà una tra United, Liverpool, Chelsea e Arsenal, e se la clausola sembra alta, al Napoli andrebbero bene anche 110 milioni.

A Napoli sicuramente non ci sarà Mourinho. Ha sgomberato il campo Aurelio, ma in verità non c’è mai stato alcun interesse dal club, ma è stato l’allenatore a proporsi. Così come a Mourinho non interessa, per ora, l’Al Shabaab, perché non ha ancora voglia di andare il Arabia e perché questo club non fa parte delle 4 con spesa illimitata. Mourinho spera ancora di poter ricevere l’offerta di un club tra i primi 20 in Europa, ma a questo punto l’imbuto di possibilità si restringe drasticamente. Anzi, stavolta più che mai serve una magia da Special.

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