Prima di tutto…Grazie Bruno. Una settimana alla fine: l’Inter e Taremi, quel sì a Doha. Il Milan e la difesa: in sospeso tra il poco subito e l’all in domani

Grazie Bruno, senza ricordi personali, che troppo spesso portano i riflettori più su chi racconta che su chi merita di essere messo in luce. Grazie Bruno Bogarellli perchè la tua incommensurabile genialità permette a Sportitalia di esistere, e di conseguenza anche a me di poter contribuire a portarne avanti lo spirito con la quale l'avevi ideata quasi 20 anni fa. Ogni gesto, consiglio, battuta o sorriso resteranno scolpiti nella mente di tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di condividere con te anche solo una piccola parte della strada.

Una settimana alla chiusura della porta e ancora parecchi temi da decifrare e dubbi da sciogliere in una sessione che da un lato non ha generato stravolgimenti, ma dall'altro potrebbe avere gettato le basi per un'estate decisamente più movimentata.

E' il caso dell'Inter, che ha ribadito sin qui con i fatti la propria scelta di non intaccare gli equilibri raggiunti dallo spogliatoio con innesti ulteriori rispetto a quello di Buchanan, ma che ha gettato le basi per almeno un paio di colpi a zero che potrebbero contribuire a mantenere una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza.

Di Zielinski si è già detto tutto, ed una volta che il polacco ribadirà la sua decisione di non prolungare con il Napoli i nerazzurri si sentono ragionevolmente avvantaggiati rispetto a qualunque genere di concorrenza. Su Taremi le evoluzioni vanno oltre la visita dell'intermediario Pastorello nella sede nerazzurra nel pomeriggio di mercoledì. Nei giorni precedenti, nella cornice di Doha l'attaccante iraniano aveva ribadito la sua scelta a chi si sta occupando dell'operazione a parametro zero in vista dell'estate, e la priorità assoluta assegnata proprio all'Inter rispetto ad ogni genere di concorrenza che pure non sarebbe mancata. Anche in questo caso i milanesi si sentono forti di un vantaggio accumulato che starà a loro non dilapidare, anche se allo stato attuale delle cose sembra che solo una rinuncia da parte dell'Inter possa far crollare un'impalcatura che ha basi solidissime come stiamo raccontando dallo scorso autunno.

Un colpo in canna, stando alle dichiarazioni di Stefano Pioli che ha cercato anche di esporsi nel periodo recente, sembra averlo il Milan. I rossoneri sono alla ricerca di un difensore, anche se le valutazioni da parte del management in via Aldo Rossi sono piuttosto approfondite anche rispetto alle opportunità di spesa, sia nell'immediato che con vista sulla prossima estate.

Se da una parte l'esigenza tecnica vista la mancanza di alternative in fase arretrata sembra evidente, dall'altra si ragiona rispetto all'entità dello sforzo economico da affrontare. Messa sostanzialmente al sicuro la qualificazione alla prossima Champions League e con l'obiettivo scudetto che sembra limitarsi al duello tra Juventus ed Inter, in casa rossonera c'è chi sostiene che forse sarebbe il caso di stringere i denti con gli effettivi attualmente a disposizione ancora per qualche settimana, ed attendere il rientro degli infortunati che potrebbero rivedere il gruppo nella seconda metà di febbraio. Anche per questo motivo la pista Brassier sembra difficile da percorrere già a gennaio, visto l'esborso che comporterebbe e la difficoltà per il Brest di reperire un sostituto. Più probabili soluzioni differenti, tra le quali resta vivo il profilo di Adarabioyo: in scadenza con il Fulham a giugno ma interessante per il Milan anche nell'immediato se ci fosse la possibilità di portarlo in rossonero ad un prezzo ragionevole.

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