Dopo un buon Girone A, concluso a 7 punti, per la Nigeria di Victor Osimhen e del CT José Peseiro domani iniziano gli ottavi di finale di Coppa d'Africa. L'avversario sarà il Camerun, reduce dal successo contro il Gambia che ha consentito il passaggio del turno.
In vista del big match di domani, Sportitalia.com ha contattato in esclusiva Mohammed Aliyu Datti, 41 anni e nativo di Kaduna, città della Nigeria. Ex attaccante, vanta un trascorso in Italia tra meta degli anni '90 e l'inizio del terzo millennio tra le fila di Padova, Milan, Monza e Siena. Attualmente vive in Belgio, paese dove ha disputato la seconda parte della sua carriera.
L'ultima volta che ci siamo sentiti, mi parlò della Dewusky Football Academy, la sua scuola calcio in Nigeria. Come sta andando questo progetto?
"Diciamo che speravo meglio. Di solito non lavoro da solo, ho degli amici che mi aiutano e degli osservatori che mi aiutano a capire dove possiamo sistemare i giocatori di qualità. Il problema in Europa è che non ti danno l'invito in modo diretto: prima che il giocatore arrivi al in un club, loro devono vederlo in azione tramite video, normalmente. Chiedono dei video che per noi è una cosa difficile perché per avere i filmati il giocatore deve militare nel campionato ufficiale nigeriano. Di solito, quelli che giocano in quel torneo non sono così giovani, si tratta di un campionato di giocatori più grandi, di circa 23 o 24 anni.
Ma per arrivare in Europa bisogna essere giovani: 18, 19 o 20 anni al massimo. Abbiamo tanti giocatori di qualità ho avuto modo di parlare con Samir Beloufa, mio ex compagno al Milan ed che era il vice allenatore dell’Antwerp. Ma poi in concreto purtroppo non c'è stato nulla e ora Beloufa non lavora più lì e non abbiamo più avuto occasione per risentirci".
Da diverso tempo ormai vive a Liegi. Di cosa si sta occupando in questo momento?
"Il calcio è la mia passione, ma non è bello stare a casa. Così attualmente lavoro alla Skechers, un'azienda che produce scarpe da corsa. Mi hanno fatto intanto un contratto di tre mesi. Ma il mio desiderio è fare il percorso di accreditamento e di formazione per diventare procuratore sportivo. Per via della lingua farlo in Inghilterra, in Nigeria l'inglese è la lingua ufficiale. Ci sono andato qualche anno fa, ma era troppo difficile per me perché faceva troppo freddo. Magari quando avrò questo titolo, ci saranno delle opportunità per avere di nuovi i contatti con i miei vecchi compagni di squadra".
A proposito di Nigeria, domani la squadra di Peseiro sfiderà il Camerun. Cosa pensa delle Super Eagles?
"I giocatori sono molto bravi ma non vedo una vera unione. Con il club sono bravi, non è lo stesso quando sono chiamati dalla Nigeria. Ed è così da molti anni, il problema è ancora attuale".
Il miglior giocatore è Victor Osimhen. Cosa pensa di lui?
"Mi piace molto nel Napoli. Ha una ottima tecnico e a volte segna come Filippo Inzaghi. In più partecipa molto alla manovra della squadra".
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