Gianluca Vialli è stato un punto di riferimento nel calcio italiano. A distanza di un anno dal suo addio la sua figura è ricordata con grande affetto da tutti
La scomparsa di Vialli è stata un duro colpo per i tifosi ed in generale per gli appassionati del mondo del calcio. Un nuovo messaggio ha commosso nuovamente quanti hanno apprezzato l’ex Samp e Juve come sportivo ma soprattutto come uomo.
A un anno dalla morte di Gianluca Vialli si registrano ancora dei messaggi commoventi che toccano il cuore degli sportivi. La figura dell’ex attaccante resta indimenticabile: ha saputo avvicinare più generazioni di tifosi con la sua voglia di non mollare mai.
Le sue imprese in campo calcistico sono scolpite nella storia: lo scudetto con la Sampdoria e la Champions League con la Juve sono i massimi traguardi raggiunti da calciatore. Insieme all’amico fraterno Roberto Mancini, invece, ha conquistato un Europeo con l’Italia e il suo nome si legherà per sempre al calcio italiano.
Messaggio per Vialli, c’è un saluto particolare
La commozione del calcio italiano è cresciuta nel corso delle ultime settimane. L’anniversario della scomparsa di Vialli ha permesso di ricordare in pieno la figura dell’ex attaccante, un punto di riferimento importante per tutto lo sport italiano. Nei giorni scorsi, poi, c’è stata un’altra grave perdita da registrare per il calcio con l’addio a Gigi Riva. Un addio di rilievo che è stato ricordato anche dalla Sampdoria sui canali social con un messaggio secco: “Ciao Gigi, salutaci Luca”.
Il club doriano ha ricordato così i due attaccanti che hanno avuto un ruolo centrale per i tifosi italiani. La Sampdoria ha ripescato una foto di tanti anni fa da mostrare al pubblico, Gigi Riva (allora dirigente) e Gianluca Vialli con la divisa della Nazionale erano sorridenti e felici. Il messaggio è stato tanto semplice quanto efficace, i tifosi della Samp e non solo hanno così apprezzato questo pensiero che ricorda due grandi figure di riferimento del calcio italiano.
Riva e Vialli accomunati nel ricordo: le due icone hanno avuto molti punti in comune guardando a quanto fatto in passato. Hanno vinto un Europeo seppur in modalità diverse (l’ex bomber del Cagliari lo fece nel 1968 da calciatore) ed entrambi hanno seguito le vicende della Nazionale con un ruolo manageriale. L’affetto per la maglia azzurra è stato sempre un valore aggiunto per i due ex attaccanti, ed il ricordo e la commozione dei tifosi nei loro riguardi sono destinati ad aumentare nel corso del tempo.