Sta diventando un caso la data di rientro nel circuito di Matteo Berrettini: dal forfait di Melbourne vige un silenzio che preoccupa
L’Happy Slam di inizio stagione, quello in corso di svolgimento a Melbourne, in Australia, non sta tradendo le attese sotto il punto di vista della spettacolarità e dei grandi colpi. In tutti i match finora disputati è emerso un ottimo livello di tennis. Segno che gli atleti si sono preparati davvero bene al primo grande appuntamento dell’anno.
Il Major, storicamente terra di conquista di Novak Djokovic, che ha trionfato ben 10 volte sul cemento della città australiana, non ha visto la partecipazione di due grossi calibri come Rafael Nadal e Matteo Berrettini. Il primo, rientrato nell’ ATP 250 di Brisbane, ha dato forfait per un nuovo infortunio occorso nel terzo match della competizione. Il secondo, che sarebbe dovuto rientrare al tennis agonistico nello stesso torneo appena citato, ha rimandato invece ancora una volta il suo ritorno sul rettangolo di gioco.
Fermo dal 31 agosto in seguito ad una distorsione della caviglia in inversione, che gli ha procurato una rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore, rimediata a New York, il tennista romano è ancora in pieno calvario dopo un 2023 che lo ha visto tante, troppe, volte fermo ai box.
Dapprima per i soliti problemi ai muscoli addominali, poi per una seria crisi psicologica dovuta al constatare di non esser tornato – parliamo del match di Stoccarda contro l’amico Lorenzo Sonego – a livelli di forma accettabili, poi per il nuovo stop nel bel mezzo del secondo turno degli Us Open.
Metabolizzata la frustrazione per non aver potuto vivere, da protagonista, l’impresa azzurra in quel di Malaga, il 27enne ha rimandato più volte il rientro. Fino ad accumulare ormai quasi 5 mesi di stop continuativo. A questo punto è lecito avere dei dubbi.
Ufficialmente l’ex allievo di Vincenzo Santopadre ha dichiarato di non aver recuperato ancora da un infortunio al piede che ne condiziona l’integrità fisica. Dispiacere a parte, già nei giorni successivi alla comunicata rinuncia al torneo dello Slam ci si è iniziati a chiedere quando sarebbe effettivamente rientrato nel circuito il romano.
Le ultime notizie sulle sue condizioni sono ormai datate di qualche giorno. È stato Richard Evans, il suo manager, a spiegare la situazione nel corso di una conferenza stampa. “Il team medico che affianca Matteo ha deciso il suo ritiro dagli Australian Open per non mettere a rischio il resto della stagione. Si è allenato molto intensamente negli ultimi mesi ed è voluto partire per l’Australia per poter aspettare fino all’ultimo momento prima di prendere una decisione definitiva“, ha detto Evans.
Il problema sorge dal fatto che da quel giorno nessuno ha più avuto notizie dell’ex numero sei del mondo. Non c’è una data sul rientro all’attività. Non c’è una entry list di un torneo che includa, anche come mera adesione preventiva, il nome di Berrettini. Anche sui social, sul suo profilo, tutto tace.
Qualcuno sussurra che il tennista starebbe aspettando di arrivare a sei mesi di stop consecutivi per poi usufruire del ranking protetto, il meccanismo che gli consentirebbe di salvaguardare una posizione di classifica buona. Se non ottima. Certamente migliore del 125esimo posto in cui è scivolato tuttora Tra dolori, infortuni e preoccupanti silenzi.
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