Un mondiale di MotoGP come non si vedeva da qualche anno. Il clamoroso avvento di Marc Marquez alla Ducati può stravolgere gli equilibri
Il campione del mondo in carica di MotoGP è Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, ma il pilota sul quale si è incentrata l’attenzione dei media di tutto il mondo è senza dubbio Marc Marquez. Il sei volte iridato nella classe regina è stato il grande protagonista del mercato piloti, grazie al suo clamoroso trasferimento dalla Honda al team Gresini.
L’addio del fuoriclasse di Cervera al team dall’ala dorata ha fatto e continuerà a far discutere: è questo l’evento più significativo che può restituire smalto e attrattiva a un motomondiale che dopo il ritiro di Valentino Rossi ha accusato un vistoso calo di ascolti e di interesse.
Qualche giorno fa alla discoteca Cocoricò di Riccione è andata in scena la presentazione ufficiale del team Gresini, la prima presa di contatto formale di Marquez con la sua nuova squadra. Un momento molto atteso da tifosi, appassionati e addetti ai lavori. L’inedita accoppiata Ducati-Marquez del resto non può non suscitare interesse, curiosità e, perché no, anche qualche legittimo interrogativo. Ad esempio se e quando il fuoriclasse di Cervera riuscirà ad adattarsi a una moto per lui del tutto nuova.
Marquez, che batosta: le parole non lasciano dubbi. Tifosi in rivolta
All’evento ufficiale che si è svolto a Riccione era presente anche Michele Pirro, il collaudatore della Ducati che ha rilasciato dichiarazioni di un certo interesse al portale ‘gpone.com’. Pirro ha lasciato intendere come tutti coloro che pronosticano un facile e scontato successo di Marquez nella prossima stagione resteranno delusi: “Marc è sereno e lucido, pronto a raccogliere al meglio questa sfida. E guidando una Ducati potrà tornare a divertirsi e a competere ad alti livelli”.
Ma non ci sarà alcun dominio a prescindere da parte di Marquez: “Non si creda che Marc possa infliggere distacchi abissali agli avversari, tipo mezzo secondo o giù di lì. In primis perché non sarà lui l’unico a guidare una Ducati e poi perché il livello è altissimo: gente come Bagnaia, Bezzecchi, Martin, Bastianini e Quartararo non starà certo a guardare”.
Dalle parole di Pirro si evince come il prossimo mondiale di MotoGP si disputerà all’insegna dell’incertezza e dell’equilibrio : almeno 5/6 piloti partono potenzialmente alla pari e a fare la differenza saranno anche i più piccoli dettagli.